Massimo Oddo, l'ultimo dei cinque tecnici abruzzesi esonerati in questa stagione calcistica

PALLA AL CENTRO

Oddo e la maledizione dei tecnici abruzzesi

Come birilli, cadono uno alla volta. Chi per un motivo e chi per un altro. È incredibile quanto sta accadendo agli allenatori abruzzesi impegnati nei campionati professionistici. L’esonero di Massimo Oddo è solo l’ultimo dei cinque che hanno coinvolto i tecnici di casa nostra. Una piacevole anomalia averne tre ai nastri di partenza della serie A nello scorso mese di agosto. E, invece, nella stessa settimana sono stati avvicendati prima Eusebio Di Francesco (ufficialmente si tratta di una risoluzione consensuale del contratto, perché ha lasciato due anni di stipendio alla Sampdoria) e poi Marco Giampaolo, il giuliese licenziato dal Milan addirittura dopo un successo, salvo poi capire che la media punti di Pioli non è stata tanto differente. A novembre irrompe sulla scena Fabio Grosso alla prima esperienza in A ingaggiato dal Brescia, ma la sua avventura è durata appena tre partite, caratterizzate da altrettante sconfitte. Inevitabile il ritorno di Eugenio Corini. E così l’unico abruzzese rimasto in sella su una panchina di serie A è il pescarese Roberto D’Aversa, protagonista di una grande stagione alla guida del Parma caratterizzata (anche) dalla valorizzazione di Kulusevski.
In serie B sono partiti in tre: Luca D’Angelo a Pisa, Luciano Zauri a Pescara e Massimo Oddo a Perugia. Zauri ha un po’ vacillato in biancazzurro, D’Angelo invece è rimasto sempre saldo al timone. Oddo, però, è stato appena sollevato dall’incarico nonostante il suo Perugia sia in zona play off e qualificato agli ottavi di coppa Italia contro il Napoli. Divergenze caratteriali con la dirigenza e l’ex terzino della Lazio ha finito anzitempo il rapporto con la quarta squadra di fila: accadde con il Pescara in serie A nel 2017, poi nell’Udinese, sempre in A; e poco più di un anno fa a Crotone. È come se dopo la promozione in A con i colori biancazzurri nel 2016 fosse finito in una spirale negativa dalla quale non riesce a districarsi. La stagione orribile degli allenatori abruzzesi si compone anche del licenziamento di Andrea Camplone a Catania, in serie C dove, invece, resistono Vincenzo Vivarini a Bari e il rosetano Daniele Di Donato ad Arezzo.
@roccocoletti1.

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