Pagliari carica L’Aquila calcio: «Appuntamento con la storia»
Allo stadio Fattori la sfida secca dei quarti di finale play off del girone B della Prima divisione. «Dentro o fuori: in queste gare conta la cura dei dettagli. Il quinto posto non ci basta, vogliamo di più»
L’AQUILA. Il campionato dell’Aquila è stato ottimo, grazie al quinto posto finale. Ora c’è la possibilità di rendere la stagione indimenticabile, visto che i play off metteranno in palio l’altra promozione in B dopo quella (diretta) ottenuta dal Perugia. Domani al Fattori (ore 16) arriverà il Pisa (arbitrerà Juan Luca Sacchi di Macerata) per i quarti di finale play off del girone B di Prima divisione.
Partita secca, chi vince va avanti e se la vedrà con la qualificata di Frosinone-Salernitana. Giovanni Pagliari proporrà la migliore formazione, visto che capitan Pomante ha recuperato.
Pagliari, come sta?
«Benissimo, sono carico alla vigilia di una partita storica per la città dell’Aquila».
Come si affrontano i play off?
«Consapevoli del fatto che non abbiamo fatto niente e che sta per iniziare un mini-torneo in cui si riparte daccapo. Certi valori vengono annullati, ne servono altri».
Ad esempio?
«Corsa e nervi saldi. Bisogna avere la mente libera».
Come si preparano le gare dei play off?
«Curando i dettagli e non lasciando nulla al caso. Con la serenità e la concentrazione necessarie per un avvenimento di questa portata».
Quanti play off ha fatto nella sua carriera da allenatore?
«Alle spalle ho quattro esperienze nei play off: con la Valenzana, con il Trapani e con la Vis Pesaro prima del trionfo della passata stagione. Tutti in C2. Questo è il primo per la serie B».
In casa, però, L’Aquila ha lasciato a desiderare in alcune occasioni durante questa stagione. Non a caso è la squadra che ha ottenuto il maggior numero di punti in trasferta (30 contro i 23 al Fattori).
«Ma questa è una partita diversa dalle altre, è da dentro o fuori. Il campionato ti dà l’occasione del riscatto, i play off no. E comunque anche il Pisa deve fare la partita se vuole andare avanti. Non sarà solo compito nostro».
Domenica scorsa, si era lamentato della scarsa risposta della città.
«Io non mi sono lamentato di nulla. Faccio l’allenatore. Ho solo sottolineato che L’Aquila è di fronte a un appuntamento con la storia. E, non a caso, la prevendita lascia pensare a un Fattori gremito. C’è la possibilità di scrivere la storia e di vivere momenti di sport che possono liberare per qualche ora la mente di chi ha problemi di ben altra portata».
Ma L’Aquila ha già vinto il “suo” campionato. Il quinto posto per una matricola è un bel risultato.
«Abbiamo fatto qualcosa di strepitoso, ma ora c’è la possibilità di scrivere la storia. E che storia!».
Quali sono le sue favorite nei play off?
«Frosinone e Lecce per il blasone e per il campionato che hanno disputato».
Pomante ci sarà in difesa.
«Sta bene, penso di sì».
Suo fratello Dino ha guidato il Pisa fino a dicembre, le ha dato qualche consiglio?
«Ci siamo sentiti, è logico che due fratelli si sentano. Ma non siamo andati oltre certi discorsi. Anche perché lui sa che la penso in maniera differente su determinate cose».
L’Aquila come affronterà il Pisa?
«E’ una gara da dentro o fuori, quindi la giocheremo con intelligenza, sapendo che ogni pallone può essere decisivo».
Lei è arrivato all’Aquila poco più di un anno fa: la squadra stava uscendo dalla zona play off...
«In questo momento sono concentrato sul Pisa e sull’avventura che ci attende. Ma, certo, se mi guardo all’indietro devo dire che è stata fatta tanta strada. E tanta ne possiamo fare. E’ stato un anno strepitoso, ma non è finita. Dobbiamo crederci e fare di tutto per proseguire questa bella avventura».
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