CALCIO SERIE B
Pescara da ricostruire in difesa e in attacco
La retroguardia sarà stravolta. Tra le punte resteranno solo Bunino e Mancuso
PESCARA. La strategia è abbastanza chiara. La ricostruzione del Pescara interesserà tutti i ruoli, ma almeno per il momento le attenzioni della dirigenza sono rivolte sui difensori e sugli attaccanti. Nella retroguardia non ci saranno più Andrea Coda, Antonio Mazzotta, Cesare Bovo e, molto probabilmente, Michele Fornasier. In stand by le posizioni di Hugo Campagnaro e Alessandro Crescenzi, mentre Riccardo Fiamozzi potrebbe tornare dal Genoa. Tra le punte andranno via Christian Capone, Kevin Yamga, Filippo Falco, Pierluigi Cappelluzzo, Jaime Bàez e, quasi certamente, anche Andrea Cocco e Stefano Pettinari.
Dunque, difesa e attacco rivoluzionati. Nel torneo che si è concluso da poco, solo Foggia, Pro Vercelli e Ternana hanno subìto più reti dei biancazzurri, mentre il reparto offensivo è stato il decimo più prolifico, nonostante la presenza (fino alla 29ª giornata) di Zdenek Zeman in panchina.
A centrocampo, invece, prima di procedere con interventi decisi, bisognerà capire quale sarà il destino di Gaston Brugman e Ahmad Benali. Il capitano biancazzurro dovrebbe essere ceduto, ma finora non sono arrivate offerte allettanti. Il Pescara non ha alcuna intenzione di svenderlo e per dare l’ok alla sua partenza chiederà almeno 2,5 milioni di euro. C’è incertezza anche sulla posizione di Ahmad Benali.
Lo scorso gennaio il 26enne inglese di origini libiche è stato ceduto in prestito oneroso (200mila euro) al Crotone che potrà riscattarlo versando nelle casse del Delfino una cifra di circa 1,3 milioni. La dirigenza calabrese è intenzionata ad esercitare l’opzione per rilevare l’intero cartellino, ma la decisione definitiva verrà presa solo quando la famiglia Vrenna sceglierà l’allenatore. Piacciono Giovanni Stroppa, legato al Foggia fino al 2019, e gli ex pescaresi Massimo Oddo e Marco Baroni.
Benali ha avuto un buon rendimento con la maglia rossoblù (10 gare e un gol) giocando nel suo ruolo preferito, quello di mezzala, ma nel match contro il Torino si è fratturato il quinto metatarso. Il 10 aprile è stato operato a Ortona dal professo Salini, responsabile dello staff sanitario del Pescara, e la prossima settimana inizierà a correre per farsi trovare pronto nel primo giorno della preparazione estiva.
In ogni caso, per la mediana sono già state trovate le intese per due elementi che andranno ad aggiungersi ai 14 calciatori che sotto contratto. Parliamo di calciatori che facevano già parte della rosa biancazzurra. Josè Machìn, che verrà riscattato dalla Roma, e Andrea Palazzi, la mezzala di proprietà dell’Inter che si è rotto il legamento crociato anteriore lo scorso 25 novembre durante Spezia-Pescara. La dirigenza biancazzurra ha l’accordo con l’Inter per il prolungamento del prestito fino al 2019 e Palazzi non vede l’ora di tornare in campo. «All’inizio è stata dura, ma non mi sono mai abbattuto», dice il 22enne milanese, «ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicino in questi mesi. Non c’è ancora nulla di ufficiale, però ho già detto che sarei contento di restare a Pescara. Mi sono trovato bene e mi piacerebbe dare qualche soddisfazione ai tifosi che quest’anno sono rimasti delusi dal nostro cammino. L’obiettivo per la stagione 2018-19? Non spetta a me dirlo perché non ho ancora firmato, ma un club come il Pescara deve arrivare almeno nelle prime otto posizioni».
Dopo l’operazione eseguita a Milano dal medico dell’Inter, Piero Volpi, Palazzi ha svolto la rieducazione nel quartier generale nerazzurro di Appiano Gentile. Terminato il protocollo di sei mesi, negli ultimi giorni ha continuato ad allenarsi con la Berretti dell’Inter. Ieri l’ultima seduta, mentre oggi Andrea partirà per una crociera sul Mediterraneo insieme alla fidanzata Linda. E a breve tornerà in riva all’Adriatico.
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