Pescara, goduria nel finale: al 96° c’è super De Marco
La mezzala segna il gol della vittoria all’ultimo respiro: il Delfino sale a +4
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PESCARA (4-3-3): Plizzari 6; Staver 5 (27’ st Pierozzi 6), Brosco 6.5, Pellacani 6, Moruzzi 6.5; Valzania 6.5 (27’ st De Marco 8), Squizzato 6.5, Dagasso 8.5; Merola 6.5 (27’ st Ferraris 6), Vergani 6.5 (8’ st Tonin 6), Bentivegna 7 (8’ st Cangiano 7). A disp: Saio, Profeta, Giannini, Meazzi, Crialese, Zeppieri, Saccomanni, Mulè. All: Baldini
PONTEDERA (3-5-2): Tantalocchi 5; Cerretti 6, Gagliardi 6 (1’ st Ambrosini 6), Guidi 6; Perretta 6 (30’ st Maggini sv), Sala 6.5, Ladinetti 6.5, Pietra 6.5, Pretato 6; Corona 6 Ianesi 6.5. A disp: Calvani, Vivoli, Espeche, Coviello, Benucci, Innocenti. All: Menichini
Arbitro: Luongo di Napoli
Reti: 39’ pt Merola (rig), 23’ st Pietra, 51’ st De Marco.
Note: spettatori 5.554 per un incasso di 43.796 euro (abbonati 1.324 per un rateo di 7.102), ospiti 5. Ammoniti Gagliardi, Guidi, Maggini, Pierozzi, Squizzato. Angoli 12-0 per il Pescara. Recupero: 1’, 7’.
PESCARA
Quando sul tabellone dello stadio Adriatico il cronometro dice minuto 95 e il punteggio regala un pareggio (1-1) che fa masticare rabbia ecco che entra in azione la bacchetta magica di Silvio Baldini. Una magia che abbraccia tutta la squadra e che fa calciare un arcobaleno colorato a Cangiano dalla bandierina, sfiorato da Riccardo Brosco e che Antonino De Marco trasforma in oro. Finisce 2-1 con una festa talmente bella che diventa difficile descriverla. Ci proviamo.
Dopo il gol via la maglietta e corsa fac simile a quella di Marcell Jacobs a Tokyo 2021 per andare sotto la curva. La nord che urla “Antonino De Marco”, l’arbitro che fischia la fine dopo pochissimo e il calore di uno stadio Adriatico che ha riabbracciato dopo un mese il suo Pescara. Come contro il Carpi: stesso risultato, stesso marcatore ma questa volta con una carica di adrenalina da brividi. La classifica? Pescara a + 4 e con una gara in meno ma dietro insegue solo la Torres. La Ternana penalizzata è a-6 con l’Entella che ieri è stata fermata sullo 0-0 da quella Lucchese che Merola e compagni avevano fatto diventare piccola piccola. Riavvolgiamo il nastro e ripartiamo dall’inizio. Si gioca davanti a quasi 6.000 spettatori, ma la curva nord è piena e si fa sentire. Partita complicata ma nei primi 15’ il Pescara aggredisce bene e blocca la costruzione dal basso dei toscani e l’occasione che capita a Valzania è clamorosa.
Bentivegna gli regala un cioccolatino da gustare e il buon Luca calcia anche bene ma Tantalocchi è strepitoso e dimostra anche all’Adriatico le sue qualità. Chiedete all’Entella quanto è forte questo portiere ma quello che inizia a spaventare è il muro granata che piano piano Menichini ha aggiustato. E i toscani provano ad approfittare di uno Staver distratto in un paio di occasioni ma Pietra di testa grazia Plizzari. Cosa si fa? Serve la giocata del campione. E arriva puntuale. Matteo Dagasso ne ha tre che mordono le sue caviglie ma lui va via che è una meraviglia e in verticale chiama Bentivegna. Cross perfetto e Guidi con il braccio ferma il pallone. Rigore solare che Merola trasforma.
Gara in discesa? Verrebbe da dire di si ma la brutta sorpresa è dietro l’angolo. In una ripresa dove il Pontedera non ha soluzioni dalla panchina per via delle assenze la beffa arriva da palla inattiva. Guidi fa quello che vuole con Staver e riesce a mettere un pallone nei pressi dell’area piccola dove il Pescara è poco attento e Pietra da due passi beffa Plizzari. Tutto da rifare. Entrano forze fresche dalla panchina, l’ultimo quarto d’ora è un assedio vero e Dagasso calcia a botta sicura ma un difensore granata salva sulla linea. Ultimo minuto dei sei di recupero concessi. Moruzzi, che nei test in settimana è sempre il migliore, corre ancora a più non posso e si procura un angolo. Il resto lo abbiamo già raccontato. De Marco regala tre punti insperati ma a conti fatti meritati e che chiudono un mese di ottobre da favola.
Da Ascoli solo vittorie, un mese da incorniciare che si è chiuso all'Adriatico. E la festa grande dopo il gol di De Marco è un piccolo "risarcimento" per la lunga assenza del Pescara dal suo stadio. Intanto Silvio Baldini si gode la sua squadra che oggi è lanciata da sola in vetta alla classifica. Fino a ieri erano in tante ad inseguire a 4 punti, ora solo la Torres. E domenica a Pesaro sarà esodo di tifosi. Probabile il sold out dei 588 tagliandi disponibili già dalla mattinata di oggi. Intanto sipario e applausi per tutti. Per Antonino De Marco uno in più.
Enrico Giancarli
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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PESCARA (4-3-3): Plizzari 6; Staver 5 (27’ st Pierozzi 6), Brosco 6.5, Pellacani 6, Moruzzi 6.5; Valzania 6.5 (27’ st De Marco 8), Squizzato 6.5, Dagasso 8.5; Merola 6.5 (27’ st Ferraris 6), Vergani 6.5 (8’ st Tonin 6), Bentivegna 7 (8’ st Cangiano 7). A disp: Saio, Profeta, Giannini, Meazzi, Crialese, Zeppieri, Saccomanni, Mulè. All: Baldini
PONTEDERA (3-5-2): Tantalocchi 5; Cerretti 6, Gagliardi 6 (1’ st Ambrosini 6), Guidi 6; Perretta 6 (30’ st Maggini sv), Sala 6.5, Ladinetti 6.5, Pietra 6.5, Pretato 6; Corona 6 Ianesi 6.5. A disp: Calvani, Vivoli, Espeche, Coviello, Benucci, Innocenti. All: Menichini
Arbitro: Luongo di Napoli
Reti: 39’ pt Merola (rig), 23’ st Pietra, 51’ st De Marco.
Note: spettatori 5.554 per un incasso di 43.796 euro (abbonati 1.324 per un rateo di 7.102), ospiti 5. Ammoniti Gagliardi, Guidi, Maggini, Pierozzi, Squizzato. Angoli 12-0 per il Pescara. Recupero: 1’, 7’.
PESCARA
Quando sul tabellone dello stadio Adriatico il cronometro dice minuto 95 e il punteggio regala un pareggio (1-1) che fa masticare rabbia ecco che entra in azione la bacchetta magica di Silvio Baldini. Una magia che abbraccia tutta la squadra e che fa calciare un arcobaleno colorato a Cangiano dalla bandierina, sfiorato da Riccardo Brosco e che Antonino De Marco trasforma in oro. Finisce 2-1 con una festa talmente bella che diventa difficile descriverla. Ci proviamo.
Dopo il gol via la maglietta e corsa fac simile a quella di Marcell Jacobs a Tokyo 2021 per andare sotto la curva. La nord che urla “Antonino De Marco”, l’arbitro che fischia la fine dopo pochissimo e il calore di uno stadio Adriatico che ha riabbracciato dopo un mese il suo Pescara. Come contro il Carpi: stesso risultato, stesso marcatore ma questa volta con una carica di adrenalina da brividi. La classifica? Pescara a + 4 e con una gara in meno ma dietro insegue solo la Torres. La Ternana penalizzata è a-6 con l’Entella che ieri è stata fermata sullo 0-0 da quella Lucchese che Merola e compagni avevano fatto diventare piccola piccola. Riavvolgiamo il nastro e ripartiamo dall’inizio. Si gioca davanti a quasi 6.000 spettatori, ma la curva nord è piena e si fa sentire. Partita complicata ma nei primi 15’ il Pescara aggredisce bene e blocca la costruzione dal basso dei toscani e l’occasione che capita a Valzania è clamorosa.
Bentivegna gli regala un cioccolatino da gustare e il buon Luca calcia anche bene ma Tantalocchi è strepitoso e dimostra anche all’Adriatico le sue qualità. Chiedete all’Entella quanto è forte questo portiere ma quello che inizia a spaventare è il muro granata che piano piano Menichini ha aggiustato. E i toscani provano ad approfittare di uno Staver distratto in un paio di occasioni ma Pietra di testa grazia Plizzari. Cosa si fa? Serve la giocata del campione. E arriva puntuale. Matteo Dagasso ne ha tre che mordono le sue caviglie ma lui va via che è una meraviglia e in verticale chiama Bentivegna. Cross perfetto e Guidi con il braccio ferma il pallone. Rigore solare che Merola trasforma.
Gara in discesa? Verrebbe da dire di si ma la brutta sorpresa è dietro l’angolo. In una ripresa dove il Pontedera non ha soluzioni dalla panchina per via delle assenze la beffa arriva da palla inattiva. Guidi fa quello che vuole con Staver e riesce a mettere un pallone nei pressi dell’area piccola dove il Pescara è poco attento e Pietra da due passi beffa Plizzari. Tutto da rifare. Entrano forze fresche dalla panchina, l’ultimo quarto d’ora è un assedio vero e Dagasso calcia a botta sicura ma un difensore granata salva sulla linea. Ultimo minuto dei sei di recupero concessi. Moruzzi, che nei test in settimana è sempre il migliore, corre ancora a più non posso e si procura un angolo. Il resto lo abbiamo già raccontato. De Marco regala tre punti insperati ma a conti fatti meritati e che chiudono un mese di ottobre da favola.
Da Ascoli solo vittorie, un mese da incorniciare che si è chiuso all'Adriatico. E la festa grande dopo il gol di De Marco è un piccolo "risarcimento" per la lunga assenza del Pescara dal suo stadio. Intanto Silvio Baldini si gode la sua squadra che oggi è lanciata da sola in vetta alla classifica. Fino a ieri erano in tante ad inseguire a 4 punti, ora solo la Torres. E domenica a Pesaro sarà esodo di tifosi. Probabile il sold out dei 588 tagliandi disponibili già dalla mattinata di oggi. Intanto sipario e applausi per tutti. Per Antonino De Marco uno in più.
Enrico Giancarli
©RIPRODUZIONE RISERVATA