Pescara, i piccoli azionisti vogliono essere coinvolti nelle decisioni importanti

La presidente Caldora dopo la riunione del Cda: «E’ andata bene, Edmondo non si è dimesso».

PESCARA. Un CdA fiume ha caratterizzato la giornata dei soci della Delfino Pescara. Il confronto serrato, durato oltre sei ore, tra tutte le componenti della corposa società è terminato in tarda serata. A fine riunione gli animi sono sembrati distesi, ma è stata dura trovare l’armonia tra i tanti azionisti. Le dimissioni di Maurizio Edmondo non sono state presentate e la frattura si è ricomposta. I membri dell’assemblea hanno esposto tutte le varie situazioni.

Si è parlato anche del budget per il mercato, visto che le casse societarie hanno bisogno di una bella rinvigorita per assemblare una squadra competitiva. «La riunione è andata bene e le dimissioni di Edmondo non ci sono state», ha detto la presidente Deborah Caldora. «Abbiamo parlato delle strategie: del budget societario e dello sponsor tecnico». A tal proposito, oggi dovrebbe essere firmato il contratto con la Legea, che diventerà il nuovo fornitore.

Come ha detto la presidente, la riunione è andata bene, ma c’è da dire che i soci di minoranza hanno fatto valere le proprie ragioni chiedendo, con toni abbastanza accesi, maggiore considerazione dagli amministratori, visto che la corposa pattuglia degli azionisti di minoranza è stata raramente coinvolta negli ultimi tempi dal ramo decisionista.

Mercato.
Dopo le smentite di Zavaglia, procuratore di Salvatore Mastronunzio, sul giocatore nelle ultime ore, oltre a Salernitana, Reggina e Cagliari, si è fatto avanti il Catania. Quindi, Mastronunzio non arriverà a Pescara. Anche le possibilità di ingaggiare l’ascolano Andrea Soncin sembrano assai deboli. «Soncin ha richieste importanti da Chievo, Torino e Lecce», ha detto il procuratore Andrea Pastorello. «Dalla Lega Pro sono arrivate alcune offerte (tra cui il Padova, ndc), ma da Pescara non ho sentito nessuno. Se mi chiamano ne parleremo, ma ribadisco che Soncin preferisce la serie B anche se dovesse rinunciare a dei soldi». Per Bazzani si è fatta sotto la Spal.