IL PESCARA A VERONA
Pillon: niente barricate, giochiamocela
Il tecnico ci crede: «Domani voglio coraggio, non fermiamoci qui. Brugman è recuperato, ma ho un dubbio in difesa»
PESCARA. Per scaricare la tensione, ieri, dopo l’allenamento, Pillon è rimasto in campo. Ha fatto un quarto d’ora di corsa, attorno al rettangolo verde. Per il suo Pescara il grande giorno è quasi arrivato. Domani sera (ore 21) a Verona il Delfino inizierà la lotta per la A. «Andiamo a casa loro senza paura. Non siamo in grado di gestire, ma siamo solo capaci di imporre il nostro gioco quindi non sto preparando la gara sul vantaggio della classifica. Dovremo essere propositivi e fare gol. Sarà molto importante usare la testa».
L’allenatore biancazzurro ha le idee chiare e non vuole assolutamente un Pescara timido e rinunciatario. «Gli scaligeri sono bravi nelle ripartenze», sottolinea, «hanno giocatori con gamba e molto pericolosi, come Pazzini, Matos e Di Carmine. Secondo me se li prendiamo in velocità, come abbiamo fatto nella gara di ritorno in campionato, possiamo creare loro un po’ di difficoltà».
Il video della partita tra Verona e Perugia è stato rivisto più volte dai biancazzurri. «Abbiamo fatto una grande fatica per arrivare a questo grande appuntamento e dobbiamo essere convinti di passare il turno. Abbiamo una grande opportunità».
Davanti, però, ci sarà un Verona diverso, visto che c’è stato il cambio in panchina da Grosso ad Aglietti. «Nel gioco gli scaligeri sono cambiati, è vero. Palleggiano meno e attaccano di più la profondità. Più verticalizzazioni e meno giro palla. Ma quella veneta è una squadra esperta e composta da giocatori di valore in tutti i reparti. Secondo me verrà fuori una bella partita. Sono due squadre che attaccano bene gli spazi. Anche noi abbiamo qualità importanti e dobbiamo essere bravi a non far giocare bene i loro centrocampisti. Sentiamo l’importanza della posta in palio, ci stiamo giocando tanto e abbiamo la possibilità di fare quattro partite e giocarcela fino in fondo. È una grande opportunità per tutti anche se affronteremo una grandissima squadra», dice parlando della banda di Alfredo Aglietti, l’allenatore dei gialloblù che Bepi Pillon ha avuto da giocatore ai tempi della Pistoiese (stagione 2000-2001). «Era un grande attaccante anche se con me a Pistoia era quasi a fine carriera. Come allenatore ci siamo trovati contro quando io ero al Livorno e lui all’Empoli. Vinsi io 2-1».
Pillon e Aglietti, tra l’altro si sono anche avvicendati in panchina, nel 2011, con Bepi che subentrò al tecnico toscano. Per quanto riguarda la formazione anti-Verona, il capitano Brugman ci sarà e probabilmente verrà confermato Bettella al centro della difesa. «Brugman è a disposizione, ha svolto allenamento regolarmente. Se sta bene giocherà dall’inizio. Campagnaro sta bene e si sta allenando. A me interessa che continui così. Ora abbiamo due match ravvicinati, ci sarà bisogno di tutti. Altri dubbi? C’è un ballottaggio tra Pinto e Del Grosso». Conterà più l’esperienza del gruppo biancazzurro o i nomi blasonati del Verona? «L’esperienza è importante e secondo me i nomi si devono mettere a disposizione della squadra. Conterà tanto la testa, ma anche coraggio e determinazione».
Al Bentegodi il Pescara scoprirà la novità del Var anche in serie B. «Sono favorevole alla tecnologia, se usata nel modo giusto», sottolinea Bepi Pillon. «Per esempio, nel preliminare tra Verona e Perugia, la seconda ammonizione a Kouan del Perugia non c’era e secondo me andava assolutamente usato il Var». Domani il primo round in casa degli scaligeri, per poi provare a conquistare domenica a Pescara l’accesso in finale.
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