IN CAMPO QUESTA SERA ALLE 21
Pillon: «Pescara, voglio vedere gli occhi della Juve»
L’allenatore ai suoi: «In campo con rabbia e furore per battere il Cosenza»
PESCARA. Vincere per cancellare Cittadella e sognare di nuovo la promozione diretta. È la gara spartiacque per il Pescara che stasera (ore 21) ospita il Cosenza guidato dall’ex tecnico del Chieti Piero Braglia. Servono i tre punti per presentarsi alla ripresa del campionato con il carico giusto di entusiasmo. La prossima settimana il torneo cadetto osserverà un turno di riposo per gli impegni delle Nazionali, poi il Delfino sarà atteso da due scontri da brividi. Il primo, domenica 31 marzo, in trasferta a Lecce, e il secondo dopo soli tre giorni (mercoledì 3 aprile) in casa contro il Palermo. Attualmente i biancazzurri sono quarti insieme ai salentini a -2 dai siciliani, secondi in classifica con una gara in più da giocare (terzo è il Verona a +1). Ecco perché l’appuntamento odierno è di quelli da non fallire.
La rabbia di Pillon. L’allenatore veneto non ha ancora smaltito la delusione per la cocente sconfitta di Cittadella. «Al Tombolato non siamo scesi in campo con l’atteggiamento giusto», sottolinea Pillon, «e quando giochi senza la necessaria determinazione rischi sempre brutte figure in un campionato così equilibrato. Contro il Cosenza pretendo che i miei giocatori tirino fuori la rabbia e il furore agonistico che sono mancati sabato scorso. Voglio vedere gli stessi occhi che avevano i calciatori della Juventus nella sfida di Champions League contro l’Atletico Madrid. Perché senza queste componenti non si va da nessuna parte».
All’Adriatico arriva un Cosenza con il dente avvelenato. I calabresi si sono lamentati per i torti arbitrali subiti nelle ultime due gare perse contro Brescia e Foggia e Braglia spera di fare uno scherzetto al Delfino. «Anche noi siamo stati penalizzati da tante decisioni, ma ora non serve rimuginare. Pensiamo alla partita che sarà molto complicata. Il Cosenza si è rinforzato molto durante il mercato invernale. Calciatori come Litteri, Sciaudone, Embalo e Bittante sono una garanzia in serie B. E in panchina c’è Braglia, un ottimo allenatore che dà sempre un’impronta alle sue squadre. Come me, non è più giovanissimo, significa che noi vecchietti qualcosa di buono riusciamo ancora a fare. So cosa ci aspetta, in settimana abbiamo lavorato bene recuperando le energie mentali e nervose dopo la gara di Cittadella. Vogliamo riscattarci».
L’assenza di Mancuso. Per la prima volta in stagione, Pillon deve rinunciare al suo bomber principe, squalificato per una giornata. L’assenza spinge il tecnico a cambiare sistema di gioco optando di nuovo per il 4-3-3. «Ho molta fiducia di chi ho a disposizione. So che siamo senza Mancuso, ma faremo la nostra partita come sempre». Al centro dell’attacco c’è Monachello, a destra Marras, che rientra dopo il turno di stop, e a sinistra Antonucci che torna in campo a distanza di quasi due mesi. «Il passaggio al 4-3-1-2 ha penalizzato Antonucci, ma per me resta un giocatore utilissimo».
Tra i convocati c’è anche il bomber della Primavera Gennaro Borrelli.
Le novità in difesa. Davanti a Fiorillo, Pillon schiera Gravillon e Scognamiglio al centro, Balzano sulla corsia di destra al posto di Ciofani, mentre a sinistra Perrotta prenota la maglia. Il difensore centrale molisano non gioca titolare dallo scorso 2 dicembre (Perugia-Pescara) e Pillon sembra orientato a preferirlo ai due terzini di ruolo, Del Grosso e Pinto, per dare maggiore fisicità al reparto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La rabbia di Pillon. L’allenatore veneto non ha ancora smaltito la delusione per la cocente sconfitta di Cittadella. «Al Tombolato non siamo scesi in campo con l’atteggiamento giusto», sottolinea Pillon, «e quando giochi senza la necessaria determinazione rischi sempre brutte figure in un campionato così equilibrato. Contro il Cosenza pretendo che i miei giocatori tirino fuori la rabbia e il furore agonistico che sono mancati sabato scorso. Voglio vedere gli stessi occhi che avevano i calciatori della Juventus nella sfida di Champions League contro l’Atletico Madrid. Perché senza queste componenti non si va da nessuna parte».
All’Adriatico arriva un Cosenza con il dente avvelenato. I calabresi si sono lamentati per i torti arbitrali subiti nelle ultime due gare perse contro Brescia e Foggia e Braglia spera di fare uno scherzetto al Delfino. «Anche noi siamo stati penalizzati da tante decisioni, ma ora non serve rimuginare. Pensiamo alla partita che sarà molto complicata. Il Cosenza si è rinforzato molto durante il mercato invernale. Calciatori come Litteri, Sciaudone, Embalo e Bittante sono una garanzia in serie B. E in panchina c’è Braglia, un ottimo allenatore che dà sempre un’impronta alle sue squadre. Come me, non è più giovanissimo, significa che noi vecchietti qualcosa di buono riusciamo ancora a fare. So cosa ci aspetta, in settimana abbiamo lavorato bene recuperando le energie mentali e nervose dopo la gara di Cittadella. Vogliamo riscattarci».
L’assenza di Mancuso. Per la prima volta in stagione, Pillon deve rinunciare al suo bomber principe, squalificato per una giornata. L’assenza spinge il tecnico a cambiare sistema di gioco optando di nuovo per il 4-3-3. «Ho molta fiducia di chi ho a disposizione. So che siamo senza Mancuso, ma faremo la nostra partita come sempre». Al centro dell’attacco c’è Monachello, a destra Marras, che rientra dopo il turno di stop, e a sinistra Antonucci che torna in campo a distanza di quasi due mesi. «Il passaggio al 4-3-1-2 ha penalizzato Antonucci, ma per me resta un giocatore utilissimo».
Tra i convocati c’è anche il bomber della Primavera Gennaro Borrelli.
Le novità in difesa. Davanti a Fiorillo, Pillon schiera Gravillon e Scognamiglio al centro, Balzano sulla corsia di destra al posto di Ciofani, mentre a sinistra Perrotta prenota la maglia. Il difensore centrale molisano non gioca titolare dallo scorso 2 dicembre (Perugia-Pescara) e Pillon sembra orientato a preferirlo ai due terzini di ruolo, Del Grosso e Pinto, per dare maggiore fisicità al reparto.
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