Pineto, a Ferrara un ko che fa male
Biancazzurri avanti con il 2007 Nebuloso, gli emiliani ribaltano tutto nella ripresa: decisivo Antenucci
spal2
pineto1
SPAL: (4-3-3): Galeotti 6; Calapai 6 (93’ Polito s.v.), Nador 6, Bassoli 6.5, Mignanelli 6; Zammarini 6, Buchel 6.5 (79’ El Kaddouri s.v.), D’Orazio 6.5; Bidaoui 6, Antenucci 7, Rao 6 (84’ Camelio s.v.). A disp.: Melgrati, Meneghetti, Radrezza, Sottini, Iglio, Contè, Cecchinato. Allenatore: Dossena 6.5.
PINETO (4-3-3): Tonti 6; Hadziosmanovic 5.5, De Santis 5.5, Ingrosso 5, Borsoi 5.5 (85’ Ienco s.v.); Germinario 6 (85’ Del Sole s.v.), Lombardi 6 (60’ Amadio 5.5), Pellegrino 6 (38’ Nebuloso 6.5); Chakir 6, Gambale 6 (60’ Fabrizi 6), Bruzzaniti 6.5. A disp.: Marone, Barretta, Schirone, Dutu, Baggi, Giovannini, Marafini, Marrancone, Villa. Allenatore: Tisci 6.
Arbitro: Aldi di Lanciano 6.
Reti: 45’ Nebuloso (P), 47’ Bidaoui (S), 57’ Antenucci (S)
Note: tardo pomeriggio fresco, terreno di gioco in discrete condizioni. Spettatori: 5.333. Ammoniti: Lombardi, Amadio (P), Bidaoui, Buchel (S). Espulsi: Chakir (P) al 48’ p.t. e Bidaoui (S) al 70’ per doppia ammonizione. Angoli: 4-4.
FERRARA
Anche quest’anno la trasferta di Ferrara non regala gioie al Pineto, rimontato nella ripresa dalla Spal col punteggio finale di 2-1. La compagine di mister Ivan Tisci, però, può recriminare in abbondanza per l’espulsione – troppo severa – di Chakir che ha generato un’inferiorità numerica capace di rivelarsi letale. Tra il rosso estratto al tramonto del primo tempo e le buone cose fatte vedere nella prima e nell’ultima fetta della partita – a parità numerica ristabilita per il doppio giallo di Bidaoui – almeno un punto sarebbe stato alla portata. Invece ecco la seconda sconfitta consecutiva che rende più sottile il gap tra il Pineto e la zona playout, ora distante solo tre lunghezze (con un più che discreto traffico e tante compagini pericolanti desiderose di risollevarsi).
Al Mazza, uno dei teatri principali di questo girone B, dentro il quale si sono accomodati anche 19 cuori giunti dall’Abruzzo, si è giocato contro una Spal che sta vivendo un momento nero e che si è presentata all’appuntamento con parecchie assenze in ogni reparto. Per questo motivo Dossena è tornato all’assetto 4-3-3, lo stesso modulo con cui si è presentato – con piglio e coraggio – il Pineto di Tisci. Inizialmente Gambale e Chakir sono stati preferiti a Fabrizi e Del Sole (ottimi i loro ingressi alla ricerca del 2-2), per il resto formazione confermata rispetto alle attese della vigilia. Partenza sprint della Spal con un paio di sgasate di Rao, contenute in qualche modo dalla difesa ospite e buone risposte date con gli affacci offensivi di Gambale e Chakir che hanno iniziato a dare i primi pensieri a Galeotti (esordio stagionale per il portiere della Spal, preferito a Melgrati). L’estremo locale ha sventato più di un pericolo, compreso quello portato dalla qualità di Bruzzaniti che ha giocato in maniera gagliarda. Succede di tutto nella seconda fase della prima frazione. Tisci spedisce dentro il giovanissimo Nebuloso dopo l’infortunio capitato a Pellegrino. Ed è proprio il 2007 a far impazzire la panchina abruzzese con lo 0-1 siglato di testa dopo uno schema ben riuscito da calcio d’angolo. Ma nel lungo recupero prima del thè caldo ecco la dubbia scelta del rosso sventolato a Chakir che costringe il Pineto a ripresentarsi col 4-4-1. Il mea culpa di serata, però, va fatto al rientro dagli spogliatoi per la maxi dormita che genera il pareggio di Bidaoui (sempre da corner). La Spal, trascinata dalla verve di D’Orazio, dalla solidità di Buchel e dalla classe di un giocatore unico come Antenucci, riesce a mettere il naso avanti proprio nel momento in cui il Pineto è alle corde. L’occasione per riprenderla ci sarebbe anche, visto che Bidaoui si fa cacciare e la parità numerica consente un nuovo riaffaccio offensivo. Ci provano in diversi, ma l’occasione più ghiotta resta nei pensieri notturni di un Fabrizi sventato sul più bello da Galeotti. Prova volenterosa, impossibile non passare dagli episodi, ma anche da qualche ingenuità di troppo che il Pineto dovrà per forza limare nella sua missione salvezza. A partire dal prossimo impegno casalingo contro il Perugia. Alessio Duatti
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SPAL: (4-3-3): Galeotti 6; Calapai 6 (93’ Polito s.v.), Nador 6, Bassoli 6.5, Mignanelli 6; Zammarini 6, Buchel 6.5 (79’ El Kaddouri s.v.), D’Orazio 6.5; Bidaoui 6, Antenucci 7, Rao 6 (84’ Camelio s.v.). A disp.: Melgrati, Meneghetti, Radrezza, Sottini, Iglio, Contè, Cecchinato. Allenatore: Dossena 6.5.
PINETO (4-3-3): Tonti 6; Hadziosmanovic 5.5, De Santis 5.5, Ingrosso 5, Borsoi 5.5 (85’ Ienco s.v.); Germinario 6 (85’ Del Sole s.v.), Lombardi 6 (60’ Amadio 5.5), Pellegrino 6 (38’ Nebuloso 6.5); Chakir 6, Gambale 6 (60’ Fabrizi 6), Bruzzaniti 6.5. A disp.: Marone, Barretta, Schirone, Dutu, Baggi, Giovannini, Marafini, Marrancone, Villa. Allenatore: Tisci 6.
Arbitro: Aldi di Lanciano 6.
Reti: 45’ Nebuloso (P), 47’ Bidaoui (S), 57’ Antenucci (S)
Note: tardo pomeriggio fresco, terreno di gioco in discrete condizioni. Spettatori: 5.333. Ammoniti: Lombardi, Amadio (P), Bidaoui, Buchel (S). Espulsi: Chakir (P) al 48’ p.t. e Bidaoui (S) al 70’ per doppia ammonizione. Angoli: 4-4.
FERRARA
Anche quest’anno la trasferta di Ferrara non regala gioie al Pineto, rimontato nella ripresa dalla Spal col punteggio finale di 2-1. La compagine di mister Ivan Tisci, però, può recriminare in abbondanza per l’espulsione – troppo severa – di Chakir che ha generato un’inferiorità numerica capace di rivelarsi letale. Tra il rosso estratto al tramonto del primo tempo e le buone cose fatte vedere nella prima e nell’ultima fetta della partita – a parità numerica ristabilita per il doppio giallo di Bidaoui – almeno un punto sarebbe stato alla portata. Invece ecco la seconda sconfitta consecutiva che rende più sottile il gap tra il Pineto e la zona playout, ora distante solo tre lunghezze (con un più che discreto traffico e tante compagini pericolanti desiderose di risollevarsi).
Al Mazza, uno dei teatri principali di questo girone B, dentro il quale si sono accomodati anche 19 cuori giunti dall’Abruzzo, si è giocato contro una Spal che sta vivendo un momento nero e che si è presentata all’appuntamento con parecchie assenze in ogni reparto. Per questo motivo Dossena è tornato all’assetto 4-3-3, lo stesso modulo con cui si è presentato – con piglio e coraggio – il Pineto di Tisci. Inizialmente Gambale e Chakir sono stati preferiti a Fabrizi e Del Sole (ottimi i loro ingressi alla ricerca del 2-2), per il resto formazione confermata rispetto alle attese della vigilia. Partenza sprint della Spal con un paio di sgasate di Rao, contenute in qualche modo dalla difesa ospite e buone risposte date con gli affacci offensivi di Gambale e Chakir che hanno iniziato a dare i primi pensieri a Galeotti (esordio stagionale per il portiere della Spal, preferito a Melgrati). L’estremo locale ha sventato più di un pericolo, compreso quello portato dalla qualità di Bruzzaniti che ha giocato in maniera gagliarda. Succede di tutto nella seconda fase della prima frazione. Tisci spedisce dentro il giovanissimo Nebuloso dopo l’infortunio capitato a Pellegrino. Ed è proprio il 2007 a far impazzire la panchina abruzzese con lo 0-1 siglato di testa dopo uno schema ben riuscito da calcio d’angolo. Ma nel lungo recupero prima del thè caldo ecco la dubbia scelta del rosso sventolato a Chakir che costringe il Pineto a ripresentarsi col 4-4-1. Il mea culpa di serata, però, va fatto al rientro dagli spogliatoi per la maxi dormita che genera il pareggio di Bidaoui (sempre da corner). La Spal, trascinata dalla verve di D’Orazio, dalla solidità di Buchel e dalla classe di un giocatore unico come Antenucci, riesce a mettere il naso avanti proprio nel momento in cui il Pineto è alle corde. L’occasione per riprenderla ci sarebbe anche, visto che Bidaoui si fa cacciare e la parità numerica consente un nuovo riaffaccio offensivo. Ci provano in diversi, ma l’occasione più ghiotta resta nei pensieri notturni di un Fabrizi sventato sul più bello da Galeotti. Prova volenterosa, impossibile non passare dagli episodi, ma anche da qualche ingenuità di troppo che il Pineto dovrà per forza limare nella sua missione salvezza. A partire dal prossimo impegno casalingo contro il Perugia. Alessio Duatti