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Processo plusvalenze, Pescara prosciolto anche in appello
Confermate le sentenze del primo grado, respinte le richieste della Procura Figc
PESCARA. Processo plusvalenze, richieste della Procura Figc bocciate anche nel secondo grado di giudizio. La Corte federale d'appello a sezioni unite ha infatti respinto il ricorso del procuratore federale Giuseppe Chiné. Confermati i proscioglimenti del primo grado per gli undici club, fra i quali il Pescara, e i 59 dirigenti indagati, compresi il presidente del Delfino Daniele Sebastiani, il vice Gabriele Bankowski e il consigliere Roberto Druda.
Ieri l'udienza era iniziata con il duro intervento di Chinè, che aveva definito la sentenza del Tribunale federale in primo grado "totalmente immotivata". Quindi i legali delle società hanno fornito le controrepliche. Alla fine la sentenza della Corte federale d'appello che ha confermato la decisione del Tribunale federale respingendo il ricorso della Procura.