Roseto, futuro in bilico: «C’è il rischio della C1» E’ polemica col Comune

8 Maggio 2014

ROSETO. Il grido d’allarme lanciato da Ettore Cianchetti, presidente del Roseto basket, ha decisamente scosso l’ambiente della pallacanestro rosetana. Nonostante in molti tra gli addetti ai lavori...

ROSETO. Il grido d’allarme lanciato da Ettore Cianchetti, presidente del Roseto basket, ha decisamente scosso l’ambiente della pallacanestro rosetana. Nonostante in molti tra gli addetti ai lavori abbiano preferito non commentare la sua presa di posizione, c’è da sottolineare una condivisione di massima tra chi conosce bene la situazione del basket a Roseto. Non è, invece, piaciuto alle istituzioni, in primis il Comune di Roseto, essere tirate in ballo soprattutto per quanto riguarda l’accusa di non aver fatto molto per aiutare la società e la pallacanestro. «Per quanto ci riguarda crediamo di aver fatto tutto quanto era nelle nostre possibilità e anche oltre», è il commento di Mirco Vannucci, assessore allo sport, «come, ad esempio, i numerosi lavori di ristrutturazione sul palazzetto. Non dimentichiamo, inoltre, l’impegno diretto del sindaco e dell’intera amministrazione comunale nella ricerca di sponsor, così come dei 40milaeuro, quali contributi per gli ultimi due anni, appena deliberato e, a quanto mi risulta, già incassato dalla società. Per la prima volta nella storia della pallacanestro rosetana gli amministratori comunali hanno rinunciato agli abbonamenti gratis, come d’altronde è giusto che sia, sempre nell’ottica di sostenere la società».

«In tempo di “spending review” è assai difficile che le istituzioni con questo clima riescano a supportare una società sportiva a certi livelli», è invece l’idea di Michele Martinelli, il dirigente che ha portato la squadra ai massimi livelli della storia del basket rosetano. «È necessaria un’analisi interna per eliminare le spese eccessive e capire se ce la si può fare. Lo sfogo del presidente Cianchetti è ragionevole: capisco il momento difficile che si sta attraversando. D’altronde io ci sono passato e so che le aziende a perdere campano poco. Bisogna che ci siano le condizioni per fare le cose e creare entusiasmo come accaduto durante la nostra gestione, ma in quel caso avevamo raggiunto risultati mai ottenuti prima e questo crea entusiasmo e senso di appartenenza».

«Purtroppo la situazione è dappertutto così», è l’intervento di Claudio Bonaccorsi, uno dei più grandi playmaker e bandiera del Roseto basket negli anni d’oro, «ma in qualche modo Roseto è riuscita a operare al meglio grazie all’intervento dell’imprenditore-manager Peppe Di Sante che è stato come una manna dal cielo quindi bisogna tenerselo stretto. Nonostante le aspettative fossero superiori, quest’anno la società ha fatto miracoli e la tifoseria ha dimostrato di essere matura al punto da restare sempre vicino alla squadra. Durante la mia carriera ho toccato con mano molte realtà e posso tranquillamente affermare che Roseto ha un valore aggiunto che è il suo meraviglioso pubblico che ama il basket ed è anche molto competente. A volte gli sforzi riescono, altre no. Questo è il vero patrimonio di Roseto che non deve essere disperso, anche perché può diventare un veicolo importante per attrarre investitori».

Va comunque approfondito il rapporto con lo sponsor Modus Fm. Era stato annunciato di durata biennale, ma nella lettera di Cianchetti, lunedì, si parla genericamente di problemi. Sarebbe curioso sapere quali sono.

Federico Centola

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