play out basket A2
Roseto, la salvezza passerà per Napoli
Gli Sharks si giocheranno tutto domenica con i partenopei dopo la sconfitta a Roma in gara 3
ROMA. La Virtus Roma vince e va in vacanza, Roseto perde gara tre ed adesso si giocherà la salvezza contro Napoli. È il verdetto inequivocabile scaturito da tre gare complessivamente non eccelse, soprattutto quelle giocate nella capitale.
Vince Roma perché le sue stelle brillano di più, vince Roma perché capisce nel momento opportuno dove colpire e, soprattutto, perché Roseto perde smalto proprio quando, in attacco, dovrebbe accelerare. Gara giocata sotto gli occhi del presidente federale Gianni Petrucci, condizionata dall’importanza della posta in palio e dagli errori, tantissimi, commessi da entrambe le squadre. Sia in gara 1 che in gara 3 ha vinto chi ha sbagliato di meno. Il Roseto Sharks si è affidato troppo ai tiri da tre credendo che, come accaduto nel primo quarto, fossero la soluzione ai problemi di circolazione di palla. Avrebbe, invece, dovuto sfruttare di più le vie interne, visto e considerato che sotto canestro Ogide e compagni hanno dimostrato di saperci fare. Invece niente. Palle banali perse, tiri avventati, conclusioni da dimenticare. Tutto ciò non ha fatto altro che favorire la Virtus, brava a sfruttare gli errori avversari. Carlino spara subito da tre nel canestro avversario, Roma non si scompone, risale sul 6-3 obbligando coach Di Paolantonio a chiamare time out. Pessimo l’avvio degli squali che si riprendono solo con la seconda tripla di Lupusor e la terza di Carlino (9-9). Punteggio che continua a filare in un equilibrio spezzato dalla tripla di Chessa (17-12) e da una Roseto che si affida troppo alle triple (Carlino) per ricucire lo strappo del primo quarto. Roma è un diesel, parte piano e poi ha delle fiammate. Roseto torna avanti proprio quando Bucchi chiama time out. Impossibile giocare in questa maniera. Al 15’ è perfetta parità (a 30) quindi Roma piazza un 5-0 e Di Paolantonio ferma subito tutto. La Virtus si mantiene avanti pur non facendo grandi cose. Nel finale di tempo doppio possesso pieno (45-38) per i padroni di casa. Si ricomincia dopo l’intervallo lungo e Roseto torna sugli avversari. Non c’è continuità, più improvvisazione e fiammate che un gioco corale.
Così per Roma, altrettanto per Roseto. La Virtus si mantiene in vantaggio, allunga dal 25’ in poi quando la freschezza della panchina sembra un’arma in più (54-47). Roseto subisce lo strappo finisce in doppia cifra con i due liberi di Chessa (63-52) al suono della terza sirena lunga. Ultimi 10’ che cominciano con due triple di Carlino e Filloy, Parente segna ancora da tre, Roseto è in difficoltà quando Thomas infila ancora la bomba del +13. La partita sembra segnata anche se mancano 7’ alla fine. Roseto si produce nel massimo sforzo offensivo con Carlino che sembra indemoniato. Gli abruzzesi arrivano sul 72-66 prima e sul 75-70 poi. Marulli segna da 3 (77-74), la rimonta sembra possibile, invece Roberts dalla lunetta, ricaccia indietro gli squali. Qualche errore ancora al tiro da tre, stavolta obbligato e forzato e il punteggio si modifica (80-75). Dalla lunetta Thomas è spietato, Raucci chiude la stagione di Roma sull’84-75 finale. Agli Sharks ora non resta che aspettare il prossimo turno dei play out. Appuntamento domenica al Pala Maggetti per la prima gara della serie di tre contro Napoli.
Vince Roma perché le sue stelle brillano di più, vince Roma perché capisce nel momento opportuno dove colpire e, soprattutto, perché Roseto perde smalto proprio quando, in attacco, dovrebbe accelerare. Gara giocata sotto gli occhi del presidente federale Gianni Petrucci, condizionata dall’importanza della posta in palio e dagli errori, tantissimi, commessi da entrambe le squadre. Sia in gara 1 che in gara 3 ha vinto chi ha sbagliato di meno. Il Roseto Sharks si è affidato troppo ai tiri da tre credendo che, come accaduto nel primo quarto, fossero la soluzione ai problemi di circolazione di palla. Avrebbe, invece, dovuto sfruttare di più le vie interne, visto e considerato che sotto canestro Ogide e compagni hanno dimostrato di saperci fare. Invece niente. Palle banali perse, tiri avventati, conclusioni da dimenticare. Tutto ciò non ha fatto altro che favorire la Virtus, brava a sfruttare gli errori avversari. Carlino spara subito da tre nel canestro avversario, Roma non si scompone, risale sul 6-3 obbligando coach Di Paolantonio a chiamare time out. Pessimo l’avvio degli squali che si riprendono solo con la seconda tripla di Lupusor e la terza di Carlino (9-9). Punteggio che continua a filare in un equilibrio spezzato dalla tripla di Chessa (17-12) e da una Roseto che si affida troppo alle triple (Carlino) per ricucire lo strappo del primo quarto. Roma è un diesel, parte piano e poi ha delle fiammate. Roseto torna avanti proprio quando Bucchi chiama time out. Impossibile giocare in questa maniera. Al 15’ è perfetta parità (a 30) quindi Roma piazza un 5-0 e Di Paolantonio ferma subito tutto. La Virtus si mantiene avanti pur non facendo grandi cose. Nel finale di tempo doppio possesso pieno (45-38) per i padroni di casa. Si ricomincia dopo l’intervallo lungo e Roseto torna sugli avversari. Non c’è continuità, più improvvisazione e fiammate che un gioco corale.
Così per Roma, altrettanto per Roseto. La Virtus si mantiene in vantaggio, allunga dal 25’ in poi quando la freschezza della panchina sembra un’arma in più (54-47). Roseto subisce lo strappo finisce in doppia cifra con i due liberi di Chessa (63-52) al suono della terza sirena lunga. Ultimi 10’ che cominciano con due triple di Carlino e Filloy, Parente segna ancora da tre, Roseto è in difficoltà quando Thomas infila ancora la bomba del +13. La partita sembra segnata anche se mancano 7’ alla fine. Roseto si produce nel massimo sforzo offensivo con Carlino che sembra indemoniato. Gli abruzzesi arrivano sul 72-66 prima e sul 75-70 poi. Marulli segna da 3 (77-74), la rimonta sembra possibile, invece Roberts dalla lunetta, ricaccia indietro gli squali. Qualche errore ancora al tiro da tre, stavolta obbligato e forzato e il punteggio si modifica (80-75). Dalla lunetta Thomas è spietato, Raucci chiude la stagione di Roma sull’84-75 finale. Agli Sharks ora non resta che aspettare il prossimo turno dei play out. Appuntamento domenica al Pala Maggetti per la prima gara della serie di tre contro Napoli.