Sabbatini operata al tendine: tornerò più forte di prima

11 Ottobre 2024

La mezzofondista teramana ha saltato le Olimpiadi: «Finalmente adesso potrò correre senza più dolori»

TERAMO. Una stagione da dimenticare per Gaia Sabbatini, con la mancata partecipazione alle Olimpiadi di Parigi che, alla luce della precedente edizione di Tokyo del 2021, con la finale sfiorata sui 1500, avrebbe dovuto consacrarla nel firmamento internazionale. E, invece, è andata in modo opposto. Ma la causa principale dei suoi problemi sembra rimossa. Sì, perché due settimane fa si è sottoposta a un intervento chirurgico a Pescara, operata dal dottor Pietro Monachino nella clinica Pietrangeli, per rimuovere una borsa calcaneare conosciuta anche come Morbo di Haglund. Una patologia molto fastidiosa e delicata per gli atleti, in prossimità del tendine d’Achille che, a lungo andare, avrebbe potuto danneggiarlo compromettendo la carriera agonistica della venticinquenne teramana delle Fiamme Azzurre. Un problema che si trascinava dalla stagione scorsa, tamponato con terapie conservative, come si procede di prassi per cercare di non saltare le Olimpiadi. Ma che, alla resa dei conti, non sono bastate per consentire alla Sabbatini di affrontare in modo competitivo la stagione all’aperto preolimpica. Inoltre, pochi giorni prima dei campionati italiani assoluti di La Spezia disputatisi il 29-30 giugno, ultima chiamata per quegli atleti non ancora certi di andare alle Olimpiadi, la Sabbatini è stata colpita da un virus intestinale che l’ha debilitata, costringendola a disertarli all’ultimo momento. Ora la mezzofondista teramana sta seguendo l’ordinario percorso riabilitativo, con lavori di forza in palestra e in piscina. Ma a breve, questione di due o tre settimane, tornerà anche a riassaporare la corsa, perché nel suo caso la patologia non sembra aver intaccato il tendine d’Achille. Gaia Sabbatini si mostra determinata e motivata a rilanciarsi, come pubblicato sul suo profilo Instagram che registra oltre 400 mila followers. Ha trascorso alcuni giorni di convalescenza nella sua Teramo, riaffacciandosi alla nuova pista del campo scuola Gammarana, appena ristrutturata, che l’ha vista muovere i primi passi nell’atletica con la società Atletica Gran Sasso. Nel suo post spiega i motivi dell’operazione e si dichiara pronta a tornare ai massimi livelli: «Sono felicissima di essermi sottoposta all’intervento, perché sono svariati mesi che corro in protezione, che non riesco a fare determinati esercizi e che ho difficoltà a indossare le scarpe chiodate (scarpe da gara ndc). Sto lavorando duramente per riiniziare più velocemente possibile a correre senza più dolori». L’aspetta la stagione della rivincita. Tante gare da affrontare con la rabbia di chi ha sofferto per un anno, dovendo saltare l’appuntamento più importante: Parigi 2024.
Roberto Ragonese
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