Sebastiani: «Vado via, ho idee diverse»
L’amministratore dimissionario del Pescara replica alla Caldora: «Non c’è collegialità».
PESCARA. Il cielo sereno non teme tuoni. Il pensiero di Daniele Sebastiani si può racchiudere così. L’amministratore delegato dimissionario del Pescara è tranquillo, preferendo smorzare i toni dopo le precisazioni fatte, ieri, dalla presidente Deborah Caldora in merito alla querelle creatasi dal giorno in cui sono state svelate le dimissioni di Sebastiani stesso. Una sfida mediatica a distanza a colpi di sciabola. «Spero che con queste mie ultime parole si chiuda la vicenda», attacca Sebastiani. «Ho appreso con stupore quanto detto da Deborah Caldora e ci tengo a precisare alcune cose. Non voglio fare assolutamente polemica, ma la Caldora potrebbe anche dire che lei lunedì pomeriggio è venuta da me chiedendomi di fare marcia indietro rispetto alle mie decisioni. Non solo, ma ha anche confermato che le mie preoccupazioni, riguardanti la gestione del club, in parte sono anche sue».
Puntualizza il dirigente pescarese. «Io ho fatto tanto per la società e l’ho fatto con amore, dedizione e sacrificio come gli altri soci. Adesso, però, dico basta e vi confermo che non ricapitalizzerò le mie quote e, probabilmente, anche qualche altro dirigente intraprenderà questa strada». Con queste dichiarazioni Sebastiani è ufficialmente un ex. «Spero che da oggi in poi non vengano più fatte strumentalizzazioni su questa vicenda, perché ho fatto capire che con il Pescara ho chiuso. Basta fare illazioni o fantasie su possibili imprenditori in grado di subentrare. Garantisco che non ci sono cordate dietro e nessuno entrerà al posto di chi andrà via. Ho letto e sentito di tante persone a me amiche pronte a prendere le redini della situazione. Non è vero e spero che sia chiaro una volta per tutte».
E anche se ci fossero degli ipotetici compratori di quote sarebbe tecnicamente impossibile fare il passaggio di consegne fuori dagli scenari societari. Ovvero, come da statuto, i soci hanno il diritto di prelazione sull’acquisto delle quote libere. Eventuali compratori esterni potrebbero formulare la loro richiesta solo dopo aver atteso il diritto di precedenza dei soci già presenti nel club. Ma qual è stata la causa scatenate dell’abbandono di Sebastiani? «Non c’è una motivazione in particolare, ma tante piccole cose che sommate mi hanno indotto a prendere questa decisione. Le mie idee non collimavano più con gli altri e non ho intenzione di fare scalate al potere. Per esempio a me sarebbe piaciuto il coinvolgimento di alcuni soci minori nella vita societaria, ma qualcuno si è opposto.
Se tornassi indietro rifarei questa avventura? Per la città, per i tifosi e per le emozioni che ho vissuto in questi mesi certamente». Notiziario. Luca Tognozzi e Andrea Mengoni lavorano ancora a parte e il loro utilizzo per la sfida contro il Potenza è ancora in dubbio. Ieri di nuovo assente l’attaccante Massimo Ganci per l’influenza. Sempre out Massimo Bonanni e Francesco Zizzari. Oggi amichevole con la Berretti a Città Sant’Angelo. Ieri, intanto, grande prova di Marco Verratti con la maglia azzurra della Lega Pro nella sfida vinta a Malta per 3-1. Il 17enne di Manoppello ha segnato un gol.
Puntualizza il dirigente pescarese. «Io ho fatto tanto per la società e l’ho fatto con amore, dedizione e sacrificio come gli altri soci. Adesso, però, dico basta e vi confermo che non ricapitalizzerò le mie quote e, probabilmente, anche qualche altro dirigente intraprenderà questa strada». Con queste dichiarazioni Sebastiani è ufficialmente un ex. «Spero che da oggi in poi non vengano più fatte strumentalizzazioni su questa vicenda, perché ho fatto capire che con il Pescara ho chiuso. Basta fare illazioni o fantasie su possibili imprenditori in grado di subentrare. Garantisco che non ci sono cordate dietro e nessuno entrerà al posto di chi andrà via. Ho letto e sentito di tante persone a me amiche pronte a prendere le redini della situazione. Non è vero e spero che sia chiaro una volta per tutte».
E anche se ci fossero degli ipotetici compratori di quote sarebbe tecnicamente impossibile fare il passaggio di consegne fuori dagli scenari societari. Ovvero, come da statuto, i soci hanno il diritto di prelazione sull’acquisto delle quote libere. Eventuali compratori esterni potrebbero formulare la loro richiesta solo dopo aver atteso il diritto di precedenza dei soci già presenti nel club. Ma qual è stata la causa scatenate dell’abbandono di Sebastiani? «Non c’è una motivazione in particolare, ma tante piccole cose che sommate mi hanno indotto a prendere questa decisione. Le mie idee non collimavano più con gli altri e non ho intenzione di fare scalate al potere. Per esempio a me sarebbe piaciuto il coinvolgimento di alcuni soci minori nella vita societaria, ma qualcuno si è opposto.
Se tornassi indietro rifarei questa avventura? Per la città, per i tifosi e per le emozioni che ho vissuto in questi mesi certamente». Notiziario. Luca Tognozzi e Andrea Mengoni lavorano ancora a parte e il loro utilizzo per la sfida contro il Potenza è ancora in dubbio. Ieri di nuovo assente l’attaccante Massimo Ganci per l’influenza. Sempre out Massimo Bonanni e Francesco Zizzari. Oggi amichevole con la Berretti a Città Sant’Angelo. Ieri, intanto, grande prova di Marco Verratti con la maglia azzurra della Lega Pro nella sfida vinta a Malta per 3-1. Il 17enne di Manoppello ha segnato un gol.