PESCARA
Sebastiani vola alto: spettacolo e play off
Mercato: si ragiona su Bunino, si insiste per il serbo Vlahovic
PESCARA. Un mix di giovani e anziani per centrare i play off. La costruzione della nuova rosa procede nel rispetto dei tempi stabiliti e il presidente del Pescara Daniele Sebastiani pensa a traguardi ambiziosi. Come è sempre accaduto nella storia recente della serie B, il Delfino partirà per essere protagonista. Niente facili proclami, ma la consapevolezza di poter lottare nella corsa alla A. «Vogliamo disputare un buon campionato», dice Sebastiani a margine della presentazione del tecnico della Primavera Legrottaglie, «è chiaro che riuscirci significherebbe entrare tra le prime otto». Fiducia totale sul nuovo corso targato Zauri. Il presidente è convinto che il 41enne allenatore di Pescina sarà in grado di emulare i suoi predecessori, come Di Francesco e Oddo. L’auspicio è che la squadra riesca subito a conquistare i tifosi. «Voglio che i ragazzi si divertano in campo e facciano divertire la gente sugli spalti. Ovviamente, i risultati sono fondamentali perché quando si perde nessuno è contento». Sarebbe bello riscoprire il calore del pubblico. Ultimamente la diminuzione del numero degli spettatori all’Adriatico è stata evidente. Un esempio? Nel 2016, anno della promozione in serie A con Massimo Oddo, nella semifinale di ritorno dei play off contro il Novara all’Adriatico erano presenti 16.500 tifosi, circa 5.000 in più rispetto alla stessa gara disputata a fine maggio contro il Verona. «All’andata al Bentegodi c’era più meno lo stesso numero», ribatte Sebastiani, «è una questione abbastanza generalizzata in Italia, salvo alcune eccezioni. Il calo degli spettatori coinvolge tanti stadi. Come ripeto ormai da anni, le infrastrutture sono fondamentali per far riavvicinare gli sportivi. In inverno perché un appassionato dovrebbe andare all’Adriatico che è poco confortevole e non ha una copertura completa? Al contrario, se si creasse un ambiente accogliente sono convinto che i tifosi verrebbero anche nelle stagioni fredde». Per le prossime settimane in agenda c’è un confronto con il sindaco di Pescara Carlo Masci. «Dopo le ferie fisseremo un incontro con il sindaco per affrontare il tema e trovare una soluzione ideale». Rispetto alla costruzione di un impianto ex novo, per l’immediato futuro sembra più probabile la ristrutturazione dello stadio attuale. Nel frattempo Sebastiani, insieme al direttore sportivo Giorgio Repetto e al responsabile dell’area scouting Antonio Bocchetti, è impegnato in prima linea nelle trattative di mercato. A breve dovrebbe essere annunciato l’attaccante atalantino Marco Tumminello. «È un nostro obiettivo», conferma il maggiore azionista biancazzurro, «stiamo cercando la soluzione per definire l’ingaggio di Tumminello e speriamo di riuscirci prima dell’inizio del ritiro. I nostri sforzi sono concentrati sul reparto offensivo. Ragioniamo su Bunino che ha fatto bene alla Juventus (in serie C, ndc) segnando gol decisivi. Credo che possa darci una mano. Se arrivasse un altro centravanti andremmo a togliere spazio anche al giovane Borrelli e per il momento non intendiamo muoverci in questa direzione». Ad oggi, secondo Sebastiani, non c’è la possibilità di ingaggiare un top player per la B, tipo Melchiorri, Iemmello, Ceravolo o Ciofani. «Sono calciatori che non rientrano nelle nostre possibilità». Si insiste, invece, per Dusan Vlahovic della Fiorentina. Come anticipato da il Centro, il 19enne attaccante serbo piace ai dirigenti che per portarlo in riva all’Adriatico dovranno battere la concorrenza di Brescia e Verona. A centrocampo, si attendono la firma dell’ex foggiano Massimiliano Busellato (contratto biennale con opzione per il terzo anno) e l’ok del Napoli per il prestito di Luca Palmiero. Con il ritorno di Filippo Melegoni e l’ingaggio di Willy Ta Bi dall’Atalanta, il reparto è già completo in attesa di conoscere il futuro di Gaston Brugman. Nei giorni scorsi il Pescara ha provato senza successo a strappare il sì di Luca Mazzitelli, centrocampista del Sassuolo, che per ora non ha intenzione di giocare in serie B.
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