Seedorf e le stoccate di Berlusconi: «Non le ho capite»
MILANO. Clarence Seedorf prova a mantenere la calma. Il Milan è atteso dalla sfida (ore 12,30) con l'Atalanta, gara che può ancora regalare speranze d'Europa, ma il tema in casa rossonera sembra...
MILANO. Clarence Seedorf prova a mantenere la calma. Il Milan è atteso dalla sfida (ore 12,30) con l'Atalanta, gara che può ancora regalare speranze d'Europa, ma il tema in casa rossonera sembra essere sempre lo stesso: il futuro, quasi segnato però, dell'allenatore. A pesare le ultime battute di Silvio Berlusconi, parole che hanno rianimato le voci su un avvicendamento in panchina a fine anno, a prescindere dal raggiungimento dell'obiettivo Europa League. Se a due giornate dalla fine e con una gara così importante si parla poco della partita di Bergamo è perché le dichiarazioni del presidente del Milan hanno riagitato le acque. «Facendo una battuta, è veramente facile gestire questo gruppo perchè sono dei bravi ragazzi, ma non ho ben capito cosa volesse dire il presidente», risponde Seedorf, evitando di entrare troppo nel merito di quanto detto da Berlusconi («a Cesano Boscone - dove l'ex premier sta svolgendo servizi sociali per la condanna nel processo Mediaset - ci sono molte persone che potrebbero guidare lo spogliatoio del Milan»). Non è stata l'unica frase di questa settimana che ha messo in discussione la posizione dell'olandese. «Chiedete a Berlusconi perché gli piace Montella. Ha detto tante altre volte che gli piacevo io e in ogni caso non parlo per la società», la secca replica di Seedorf. Il tecnico si ripromette di «non parlare più del presidente in conferenza stampa», ma “sbotta” quando si ritorna su Balotelli e della sua posizione in campo, altro argomento su cui Berlusconi si è espresso recentemente. Secondo l’ex Cavaliere, infatti, «al Milan non sono ancora riusciti a convincere il giocatore circa la sua posizione in campo», ma Seedorf non raccoglie e rilancia: «Detto che i progressi di Balotelli sono sotto gli occhi di tutti, ci vuole un po’ di rispetto. Io sono allenatore da tre mesi, ma ho alle spalle una carriera di ventidue anni e non sono stupido. Capisco se si sta cercando per forza la polemica. So che se rispondo in un certo modo, domani viene fuori che ho risposto a Berlusconi. Non voglio essere preso per i fondelli». L'aspetto positivo per il Milan è che le polemiche non hanno finora influito sui risultati, viste le sei vittorie nelle ultime sette gare. Come dice Seedorf, «i giocatori sono dei professionisti e sono abituati a certe cose». Quelli che scenderanno in campo domani, fatta eccezione per lo squalificato Abbiati, saranno gli stessi che hanno conquistato il derby.