serie c»IL DIAVOLO DICE ADDIO AL SOGNO PROMOZIONE

Il sogno serie B si infrange a Catanzaro. Il Teramo non sfonda, pareggia 0-0 al Ceravolo e, in virtù del peggior piazzamento in classifica, dice addio ai play off dopo il primo turno. Un pizzico di...

Il sogno serie B si infrange a Catanzaro. Il Teramo non sfonda, pareggia 0-0 al Ceravolo e, in virtù del peggior piazzamento in classifica, dice addio ai play off dopo il primo turno. Un pizzico di rammarico resta perché, dopo un primo tempo attendista dove comunque la migliore occasione è capitata sui piedi di Bombagi, nei primi 15 minuti della ripresa il Teramo ha alzato i ritmi e sembrava avere più benzina del Catanzaro. Magnaghi, però, ha cestinato la palla del possibile vantaggio, poi le energie - dopo 114 giorni di stop forzato - sono venute meno su entrambi i fronti e i ritmi si sono abbassati. Nel finale, l’espulsione di Piacentini (doppio giallo) ha messo la parola fine alle speranze di un Teramo che anche a Catanzaro, nella partita più importante della stagione, ha confermato tutta la sua sterilità offensiva mostrata nell’arco del campionato.
Sorpresa alla lettura delle formazioni. Di Mascio opta per la difesa a tre e tiene fuori sia Arrigoni che Viero affidando a Mungo la cabina di regia. L’acciaccato Tentardini va in panchina, al suo posto Florio. Tra i pali c’è Valentini, che aveva giocato solo in coppa Italia a fine novembre. Più che un 3-5-2 quello del Teramo è un 5-3-2: Di Mascio imposta una partita difensivista nel primo tempo e i biancorossi sono tutti chiusi nella loro metà campo. Le difficoltà di Mungo in fase di impostazione sono evidenti - l’ex Cosenza, già ammonito, rischia anche il rosso per un’altra entrata da dietro - e il Catanzaro alza il baricentro, rendendosi pericoloso soprattutto sulla fascia sinistra. La squadra di Auteri va vicina tre volte al gol, prima con Kanoute (14’), poi con Casoli (’22) e infine con una girata in area di Di Piazza (40’). L’occasione più importante, però, capita sul finale di primo tempo sui piedi di Bombagi che su punizione indirizza la palla sotto l’incrocio dei pali, ma Bleve compie il miracolo.
Nella ripresa, il Teramo parte meglio: Mungo scalda i guanti di Bleve (50’) e Magnaghi, ben servito da Cancellotti, calcia male da buona posizione (55’). Di Mascio si gioca il tutto per tutto e passa al 4-2-4 con gli ingressi di Minelli e Birligea, ma l’attacco biancorosso resta sterile. L’espulsione di Piacentini all’82’, e quella per proteste di Cappa dopo il triplice fischio, mandano in archivio la deludente stagione del Teramo, il cui cammino è stato al di sotto delle aspettative. Da oggi si pensa già al futuro. La prima certezza è che si ripartirà con Di Mascio.
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