Siviglia Wear Teramo,maledetto ultimo tiro

Thomas segna allo scadere e regala all’Upim Bologna un’insperata vittoria

UPIM - SIVIGLIA:   70 - 68
UPIM: Jenkins 19, Mancinelli 13, Cittadini 5, Torres, Lamma, Cavaliero 8, Bagaric 3, Janicenoks, Borra ne, Thomas 10, Calabria 12, Cortese ne. Coach: Mazzon.
SIVIGLIA: Yasakov ne, Brown 5, Tucker 20, Poeta 13, Yango 11, Powell ne, Marzoli, Lulli 9, Carra 4, Tskitishvili 6, Iannilli ne, Patanè ne. Coach: Bianchi.
ARBITRI: Mastrantoni di Cisterna di Latina, Sahin di Messina e Tullio di Fermo.
NOTE: parziali: 21-18, 35-43, 46-58. Primo tempo 35-43 per il Teramo. Spettatori 4.859 con oltre 250 teramani. Incasso di 86.118 euro. Uscito per cinque falli: Lulli. Fallo tecnico a Lulli. Tiri liberi: Bologna 11/24, Teramo 11/16. Tiri da due punti: Bologna 22/46, Teramo 21/47. Tiri da tre punti: Bologna 5/29 Teramo 5/14. Rimbalzi: Bologna 48 Teramo 44.

BOLOGNA.
E’ un tap-in di James Thomas allo scadere della partita a spegnere il sogno del Siviglia Wear Teramo di brindare, con un colpo grosso, l’esordio in campionato nel quinto anno di fila in serie A.
 Un’azione insistente, quella dei padroni di casa, nell’ultimo minuto, condita anche da una palese irregolarità (tiro sbagliato di Jenkins con i 24 secondi scaduti) e decisa, come detto, al suono della sirena finale.

Resta tanto rammarico ma nulla più ai biancorossi, che hanno disputato una partita positiva riuscendo però a dilapidare un vantaggio consistente (anche 14 punti) per via di alcuni errori peraltro comprensibili essendo solo alla prima giornata.

Una squadra, quella teramana, che è piaciuta per intensità, carattere e determinazione con il solito Poeta, un eccellente Tucker e una piacevole scoperta, Yango che fino ad oggi non aveva impressionato. Già orfana di Migliori e Powell (in panchina, quest’ultimo, ma solo per onor di firma) il Siviglia Wear ha dovuto fare i conti con una situazione falli pessima sin dai primi due quarti: al riposo tre per Poeta, quattro per Carra.

Il primo canestro biancorosso è di capitan Lulli (non poteva essere altrimenti) anche se è Bologna a partire forte: 12-4 con il teatino Mancinelli.
 Poeta sale in cattedra e permette ai suoi, dopo una lunga rincorsa, di andare al riposo, avanti di 8, 35-43. Al rientro dagli spogliatoi, il Siviglia Wear subisce il ritorno dell’Upim (40-45) ma, da grande squadra, rimette le cose a posto e si issa sino al +12, 46-58 di fine terzo periodo grazie alle splendide giocate di Tucker.

Nel momento migliore degli aprutini un fallo fischiato a capitan Lulli scatena le proteste del numero 13 teramano che vengono sanzionate, molto fiscalmente, con un fallo tecnico, dal pessimo Mastrantoni. Lulli deve abbandonare la scena per raggiunto limite di falli, Teramo subisce il contraccolpo e, dall’altra parte, l’Upim esce dal torpore trovando nuove energie nervose: parità a quota 60 e 68 a 90 secondi dalla fine.
Gli uomini di coach Bianchi non hanno la lucidità necessaria per trovare il canestro della vittoria e, nell’ultima, prolungata azione (almeno 4 possessi con giallo, come già raccontato) trovano il tap-in vincente di Thomas quando sul “PalaDozza” tutti erano già pronti a vivere un intenso supplementare.

L’appuntamento con la prima vittoria, per il Siviglia Wear Teramo, è solo rimandato. La speranza è che sia rimandata solo fino a giovedì, quando ci sarà la graande sfida contro la Lottomatica Roma.

SNAIDERO - MONTEPASCHI:   57 - 87
SNAIDERO: Bosio 2, Allen 9, Schultze 12, Zacchetti, Green 14, Di Giuliomaria 3, Vetoulas, Penberthy 11, Truccolo, Sales 6, Lovatti, Stroppolo. Allenatore: Pancotto.
MONTEPASCHI SIENA: Berti 2, McIntyre 3, Ilievski 6, Eze 10, Carraretto 3, Sato 13, Thornton 10, Lavrinovic 11, Kaukenas 11, Ress 8, Crotta, Stonerook 10. Allenatore: Pianigiani.
ARBITRI: Sabetta-Taurino-Sardella.
NOTE: parziali 14-14, 21-40, 43-58. Tiri liberi: Snaidero 7/15, Montepaschi 13/16. Usciti per cinque falli nessuno. Dopo un primo quarto di studio, i campioni d’Italia della Mens Sana Siena hanno dato un violento colpo sull’acceleratore e hanno lasciato sul posto la pur volenterosa Snaidero Udine. Una partita senza storia che, semmai ce ne fosse stato il bisogno, ha ribadito la netta superiorità della magnifica amrtata guidata dallo scudettato Pianigiani.

La rabbia di Bianchi: «Ko dovuto a un’irregolarità»

BOLOGNA.
E’ un misto di sentimenti, in casa Siviglia Wear Teramo, al termine della gara persa contro l’Upim Bologna. C’è la consapevolezza di avere una squadra competitiva, ma anche rabbia per come è andato l’esordio in campionato. «Abbiamo una grande squadra», esordisce il presidente Carlo Antonetti, «sono contento, abbiamo dominato la partita.

I ragazzi sono stati stoici perché, oltre alle assenze di Powell e Migliori, ci si è messa pure la situazione falli a compromettere le cose. E’ ovvio che ci sono ancora tanti errori da eliminare. Per il resto una persona saggia è meglio che non parli di altro. Sarebbe stato bello», prosegue Antonetti, «iniziare con una vittoria, l’avevamo in pugno. Peccato. Abbiamo giocato al cospetto di una grande squadra costruita per lottare per lo scudetto e noi abbiamo dominato la sfida».

Sulla stessa lunghezza d’onda del presidente biancorosso, il coach del Siviglia Wear Massimo Bianchi: «Abbiamo disputato una buonissima partita pur non essendo al completo. Con grande coraggio, è normale aver visto degli errori: siamo solo all’inizio. Siamo stati, però, ingenui nel concedere alla Fortitudo di rientrare quando avevamo in pugno la partita. L’uscita per falli di Lulli è stata determinante, purtroppo.

Abbiamo concesso», prosegue Bianchi, «cinque rimbalzi a loro nell’ultima azione e poi è arrivato il tap-in vincente di Thomas, ma il tutto è condito da un giallo. Sul tiro di Jenkins, infatti, erano scaduti i 24 secondi per tirare. E’ un errore tecnico molto grave che il tavolo, in primis, doveva segnalare e poi gli arbitri, ma non è arrivato nessun fischio.

La mia squadra ha giocato una pallacanestro coraggiosa, forse non abbiamo servito a dovere i lunghi in qualche circostanza ma la prova mi soddisfa. Peccato», conclude Bianchi nel suo intervento, «lasciare i due punti qui a Bologna in questo modo. Pensiamo alla prossima. Giovedì è vicino».