Tunjov, riscatto e sorrisi: «Pescara, fidati di me»

7 Novembre 2024

L’estone vuole rilanciarsi: «Spero sia la volta buona. Il mercato? Non ci penso»

PESCARA. Sette gol realizzati nella stagione 23-24 sotto lo sguardo di Zdenek Zeman e la consapevolezza di avere un futuro roseo davanti. Ma poi per Georgi Tunjov, centrocampista estone di 23 anni, non è stato tutto rose e fiori. Anzi, la seconda parte della scorsa stagione con la maglia del Pescara è stata difficile da comprendere: i gol, le belle giocate e la sua leadership in campo erano solo un ricordo. La lunga estate sul mercato non ha prodotto nulla, Tunjov è rimasto in biancazzurro e questa volta sotto la guida di Silvio Baldini. E all’inizio la bacchetta magica del tecnico toscano sembrava avere sortito effetti particolari. A Terni nella gara di esordio ecco il miglior Tunjov. Non è arrivato il gol, ma è stato da applausi nella giocata decisiva di Dagasso con tanto di assist delizioso e la prestazione in campo è stata determinate. Titolare nelle altre due gare, a Rimini subito è cambiato qualcosa. Fuori dopo pochi minuti, al suo posto Luca Valzania. Da quel momento si è rivisto il Tunjov della seconda parte della scorsa stagione. A Chiavari anche un episodio che poteva segnare il cammino del buon Georgi a Pescara. Al giocatore non va giù la sostituzione all’intervallo, il ds Foggia lo mette fuori rosa e addirittura si è parlato di risoluzione del contratto. Le parole dolci, più che di un allenatore forse di un papà quelle di Silvio Baldini in conferenza stampa, hanno regalato al centrocampista un’altra possibilità. «Ha solo bisogno di aiuto, è la mia mission», aveva detto Baldini. Ma per il momento il Tunjov di Terni resta un ricordo e anche la Nazionale estone gli ha voltato le spalle non convocandolo. Con la squalifica di Squizzato sabato contro il Sestri Levante (17.30 il fischio d’inizio) il centrocampista estone potrà essere molto utile.
Tunjov, sta giocando poco, ma senza Squizzato squalificato, sabato, potrebbero esserci per lei delle opportunità di giocare?
«Io sto bene e naturalmente ho voglia di giocare qualche minuto in più. Forse questa volta potrebbe essere quella buona».
È più triste perché gioca poco o è felice perché il Pescara è primo in classifica?
«Per la squadra sono veramente felice. Andiamo fortissimo. Poi come qualunque giocatore vorrei avere più spazio. Ma io voglio che la squadra faccia il massimo e in questo momento lo sta facendo».
Se vuole giocare di più significa che sta guardando il mercato di gennaio?
«No, io non guardo nulla. Io voglio solo che la squadra continui come sta facendo».
Uno sguardo alla gara con la Vis Pesaro che Tunjov ha giocato nei minuti finali. Che impressione ha avuto della squadra?
«Purtroppo il risultato non ci ha dato ragione domenica scorsa. Ma la cosa bella è che la squadra ha lottato unita. Vedete, non è facile giocare tutto quel tempo con un uomo in meno. Noi lo abbiamo fatto e bene. Poi siamo stati molto sfortunati ma ci teniamo stretti il nostro spirito di gruppo».Lo sguardo di Georgi è cupo, nel suo volto manca il sorriso che però piano piano esce fuori quando gli facciamo notare le sue ottime prove. Alternate però da lunghissime pause.
Tunjov a Terni è stato determinante. Poi però le manca la continuità. Sa dirci il perchè?
«Se devo essere sincero non lo so neanche io. Se lo avessi saputo magari non avrei giocato in C in questi anni».
Però è pronto per emozionarsi con la maglia del Pescara?
«Si, io sono sempre pronto». In cuor suo Georgi Tunjov sa bene che le possibilità non sono infinite. Per lui questo mese e mezzo che chiuderà il girone sarà determinante. Altrimenti a gennaio le strade si separeranno. Come stava per accadere dopo qual match di Chiavari.
Enrico Giancarli