Vivarini: «L’effetto Bonolis sarà l’arma in più»

25 Aprile 2015

Biancorossi verso la B: domani pubblico-record per la sfida casalinga con il Pontedera

TERAMO. E' la vigilia, per il Teramo, della gara che potrebbe regalare la B o avvicinarla ulteriormente. Domani (ore 15), con il Pontedera, il Diavolo deve vincere e sperare che l'Ascoli perda con il Santarcangelo per realizzare il sogno della promozione tra i cadetti con due turni di anticipo.

Capitolo-pubblico. Si proverà fino all'ultimo a battere il record storico di presenze in una gara casalinga. Fino alla serata di ieri erano circa 4.500 i biglietti venduti (esclusi i 342 abbonati). Un dato, quest'ultimo, che ha ormai nel mirino il migliore di sempre al Bonolis (i 5.267 paganti visti con la Lucchese lo scorso 11 aprile) e che entro domani potrebbe superare quello assoluto dell'aprile 1984 (nel derby con il Giulianova in 5.784 riempirono il vecchio Comunale). La febbre da B, dunque, continua a infiammare la passione dei tifosi biancorossi. La squadra, dal canto suo, cerca di isolarsi il più possibile dall'entusiasmo che la circonda pensando esclusivamente ai tre punti da conquistare con il Pontedera.

Effetto-Bonolis. Il fattore del tifo è un'arma importante a disposizione del Teramo in questo rush finale. Ne è consapevole il tecnico Vincenzo Vivarini, che non potrà essere in panchina a causa del turno di squalifica dopo l'espulsione rimediata a Prato. Si annuncia, dunque, una domenica un po' particolare per l'allenatore biancorosso (al suo posto spazio al preparatore dei portieri Fabrizio Zambardi). «Non mi aspettavo di essere squalificato», dice Vivarini, «trattandosi della mia prima espulsione stagionale. Di solito, in questi casi, si viene sanzionati con l'ammonizione. Avevo soltanto fatto notare che i miei attaccanti stavano subendo troppi falli. Ma accetto il provvedimento con tranquillità e me ne starò in tribuna. Deciderò in extremis se mettermi dietro la panchina o in una postazione più distante dal campo».

Vivarini parla poi del pubblico del Bonolis: «Sappiamo che è un'arma in più per noi. I nostri tifosi ci daranno la carica giusta. Giocare dinanzi ad uno scenario del genere fa piacere e trasmette ancora più convinzione nei giocatori». C'è da superare l'ostacolo-Pontedera, formazione già salva. «Serve una grande prestazione da parte dei ragazzi. Il Pontedera cura molto la fase di non possesso e non permette agli avversari di esprimersi come vorrebbero sul piano della manovra. Quest'ultimo aspetto rende particolarmente insidiosa la gara e dovremo trovare le contromosse giuste per arrivare a conquistare i tre punti. L'Ascoli? Giocare in contemporanea ci porterà a pensare solo al nostro risultato. Domenica scorsa, a Prato, le notizie provenienti dal Del Duca ci hanno un po' condizionato. I conti si fanno alla fine».

La formazione. «Quando non si vince si rimette un po' tutto in discussione. Valuterò il da farsi nelle ore che precedono la partita». Con queste parole Vivarini lascia intendere che potrebbe esserci qualche novità nella formazione di partenza da opporre al Pontedera. I giocatori "sotto osservazione" sembrano Masullo, Di Matteo e Di Paolantonio: i tre dovrebbero contendersi due maglie da titolare. Appare difficile, invece, un lancio di Fiore dal primo minuto. «Ma non terrò conto dei sei giocatori in diffida (Tonti, Caidi, Diakite, Speranza, Bucchi e Lapadula, ndc)», precisa Vivarini, «sono calcoli che non abbiamo mai fatto e che non faremo di certo adesso». E' ok l'esterno Mirco Petrella, che ha lavorato a parte per un paio di giorni. Stamani è in programma la rifinitura.

L'avversario. Il Pontedera sarà di scena al Bonolis senza lo squalificato Bartolomei a centrocampo. In compenso, pare avviato al recupero il difensore Romiti, reduce da infortunio (per lui si profila un posto in panchina). Nel 3-5-2 di base, resta da decidere chi andrà a sostituire Bartolomei in mediana: è volata tra Luperini e Settembrini.

Gaetano Lombardino

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