Luciano Zauri festeggia la vittoria biancazzurra insieme con il fisioterapista Claudio D'Arcangelo (foto G.Lattanzio)

PESCARA-PORDENONE / COMMENTI

Zauri: vittoria meritata, ora gli ultimi colpi 

Il tecnico esalta il Delfino: «Il ko di Salerno ci ha fatto bene, la partita l’abbiamo fatta noi e ho visto una squadra propositiva»

PESCARA. Il carattere si è visto, per un gioco più sciolto ci vorrà ancora del tempo. Il Pescara è un cantiere aperto e bisognerà aspettare qualche settimana prima di capire che tipo di Delfino nuoterà nelle acque difficili della serie B. Intanto Luciano Zauri può tirare un sospiro di sollievo con la vittoria al debutto in casa, in proiezione, anche, della sosta di campionato. Si è visto un Pescara più coraggioso rispetto all’esordio di Salerno e con un pizzico di qualità in più. «La partita l’abbiamo preparata bene, come volevamo, e la vittoria è meritata. Devo fare i complimenti a tutti. Le critiche di Salerno ci hanno fatto bene e ci hanno spronato».
Zauri è felice per il primo timbro in campionato, come il suo bimbo, Lorenzo, che lo guarda mentre il suo papà risponde ai giornalisti in conferenza stampa. Delfino leggermente meglio rispetto a Salerno, specie nel palleggio. «L’idea di giocare a calcio l’abbiamo sempre avuta, non sempre ci siamo riusciti, certo, ma ci abbiamo sempre provato come oggi (ieri, ndr)». Forse anche per alcune pedine cambiate rispetto alla prima di campionato, con l’ingresso in campo dei vari Machìn, Di Grazia e Palmiero. «Certamente con gli interpreti visti contro il Pordenone avevamo un Pescara propositivo, ma anche l’avversario ci ha dato modo di poter giocare così. La partita, comunque, l’abbiamo fatta noi. Siamo stati bravi a far correre la palla e a correre di meno». Il centrocampo visto all’opera ieri, sicuramente, ha avuto una marcia in più rispetto alla prima di campionato, anche se servirebbe più “filtro” per evitare guai nelle retrovie. «Certamente avere un centrocampo così ci espone un po’ agli attacchi degli avversari», continua il 41enne allenatore del Pescara. «Dobbiamo migliorare la fase di non possesso, ma sono fiducioso. Abbiamo tanti giocatori con tanta qualità e negli ultimi giorni abbiamo alzato di molto il livello fisico e tecnico della squadra». Menzione speciale per Cristian Galano, che ha subito aperto le danze con una doppietta da urlo. «Ha fatto bene, è un giocatore forte ed è condannato a fare gol. Con il Pordenone ha fatto la differenza e si è visto».
Stasera alle 22 si chiude il mercato e Luciano Zauri si aspetta gli ultimi colpi. «La mia idea è di continuare a giocare col 4-3-3, ma ad oggi dobbiamo completare il reparto offensivo, per questo sistema di gioco», dice, parlando anche della posizione di Brunori e del debuttante Di Grazia. «Per quanto riguarda il mercato, in questo momento valutiamo un esterno d’attacco per poter continuare a giocare così, altrimenti un trequartista o una punta centrale», spiega l’ex difensore di Lazio e Sampdoria. «In base a quello che il mercato ci offrirà, mi adeguerò poi con il sistema di gioco. Nelle ultime ore di mercato potrebbero arrivare dei giocatori impensabili da ingaggiare all’inizio del mercato. Se arrivasse un punta forte potrei cambiare il modulo senza problemi». Il nome nuovo che è spuntato nelle ultime ore è quello di Enrico Brignola del Sassuolo. «Sì, è un giocatore che mi piacerebbe avere», risponde Zauri, prima di lasciare la sala stampa. «Brignola è un giocatore che ci può aiutare sia sulla trequarti e sia sugli esterni. Se dovesse arrivare potrebbe ricoprire più ruoli, mentre, ripeto, se dovesse arrivare una punta centrale cambieremmo sistema». Con altri attaccanti in rosa, Brunori potrebbe andare via? «Se dovesse arrivare una punta cambieremo sistema ed entrerebbe in concorrenza con gli altri. Oggi (ieri, ndr) ha fatto bene. Per me è un giocatore molto importante».
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