Dalle migliaia di telefonate raccolte negli atti dell'inchiesta di Pescara sui fondi dell'Avanti, emergono nuove intercettazioni shock tra il presidente del consiglio Silvio Berlusconi e il giornalista Valter Lavitola. Le telefonate confermano il rapporto strettissimo tra i due al punto che il Cavaliere rivela all'ex direttore dell'Avanti i suoi odi e le sue ossessioni: "La situazione oggi in Italia è la seguente: la gente non conta un cazzo... Il Parlamento non conta un cazzo... Siamo nelle mani dei giudici di sinistra, sia nel penale che nel civile, che si appoggiano a Repubblica e a tutti i giornali di sinistra, e alla stampa estera". Per risolvere il problema Berlusconi ha una ricetta: "Facciamo la rivoluzione, ma la rivoluzione vera". Colloqui continui tra Lavitola e il premier, con l'affannosa ricerca di non farsi intercettare e beffare "il maresciallo" che ascolta.