TERAMO
Aggressione in carcere: detenuto lancia liquidi bollenti contro un poliziotto
La denuncia del Sinappe. Il sindacato esprime solidarietà all'agente: episodio da condannare
TERAMO. Liquidi bollenti lanciati contro un agente di polizia penitenziaria e minacce pesanti nei suoi confronti e in quelli dei familiari. La denuncia arriva dalla segreteria regionale del sindacato Sinappe che racconta di una nuova aggressione avvenuta ieri mattina (domenica 10 ottobre) all'interno della casa circondariale di Teramo.
L'episodio, definito "increscioso" da Alessandro Luciani, segretario regionale del Sinappe Abruzzo, ha coinvolto un agente di polizia penitenziaria e un detenuto "di origine albanese non nuovo a fatti di violenza all'interno dell'istituto". Il poliziotto, secondo il resoconto del Sinappe, "si è visto pesantemente bersagliato dal lancio di liquidi bollenti sul volto e pesanti minacce rivolte alla sua persona e ai suoi familiari". "Fortunatamente - conclude Alessandro Luciani - il collega è uscito indenne almeno fisicamente da questo grave episodio".
Il Sinappe esprime solidarietà al poliziotto aggredito. "Il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria - si legge in una nota - prenda provvedimeti esemplari, con l'auspicio che più in generale riveda, in termini di trasferimenti, l'intera normativa Covid finora motivo di ostacolo alla corretta garanzia del mantenimento dell'ordine e della sicurezza all'interno dei penitenziari".
Il 30 settembre scorso l'ultima aggressione nella casa circondariale teramana dopo che un detenuto di origine magrebina era stato sorpreso dagli agenti penitenziari mentre stava nascondendo un micro telefonino cellulare.