Alba Adriatica, il Carnevale estivo scaccia la paura dell’Isis
Decine di migliaia di persone sul lungomare per il corteo dei carri allegorici tra imponenti misure di sicurezza. Anna Falchi dà il via alla sfilata
ALBA ADRIATICA. Colori, maschere, danze e divertimento invadono il lungomare di Alba Adriatica e dicono un secco “no” alla paura: ieri sera, la folla delle grandi occasioni per il Carnevale del mare. Decine di migliaia (probabilmente a ridosso dei centomila) gli spettatori ai due lati del serpentone allegorico, ma anche nei i locali, che hanno fatto registrare il pienone fino a notte fonda. A dare il via alla sfilata, la madrina dell’evento Anna Falchi. A capo del corteo, invece, i ragazzi con smartphone e slogan contro il fenomeno del cyber-bullismo, tema sociale della seconda edizione di fila a firma Claudio Marastoni del mega evento dell’estate albense.
Dietro di loro, tre carri allegorici albensi e maschere provenienti dalle sfilate carnevalesche di Putignano, Cento, Venezia, Notaresco, Pineto, Porto Sant’Elpidio-Fermo e Montegranaro. Minions, Brasile, Africa, Disney e anni ’50: questi i temi dei carri, a cui si sono aggiunti gruppi a terra con maschere dedicate alla raccolta differenziata, a Cuba e tanto altro. Poi la pizzica nella piazzetta Rovigo e la musica degli Outlet nella Rotonda Nilo. Si sono fatte notare più che mai le misure di sicurezza: oltre alla massiccia presenza di forze dell’ordine e operatori delle ditte private e delle associazioni, tra cui Protezione civile, Associazione nazionale Carabinieri e Croce Bianca, anche le reti e le barriere anti camion installate a protezione della grande isola pedonale del lungomare e delle vie limitrofe. L’allerta terrorismo insomma si è fatta sentire, ma non ha in alcun modo fermato la festa. Non l’ha fermata nemmeno il cielo minaccioso, che ha risparmiato Alba Adriatica della pioggia annunciata. Non sono mancati, ma lasciati ai margini della festa, gli strascichi della polemica scoppiata alla vigilia del carnevale sui costi dell’evento e sui 4mila euro aggiuntivi concessi dal Comune alla Marastoni Communication. La discussione ha riaperto la ferita cittadina provocata dal burrascoso passaggio di consegne alla guida dell’evento tra l’associazione Albamici e Claudio Marastoni. Sui social lo scontro è cominciato nel pomeriggio, prima che il carnevale cominciasse: le foto dei carri parcheggiati in via Lombardia (non ancora del tutto pronti) hanno provocato una feroce discussione partita sulla qualità dell’organizzazione dell’evento e poi sfociata sul rapporto tra associazioni.
Uno scontro così duro, che ha coinvolto anche consiglieri comunali e rappresentanti di importanti realtà cittadine e non solo, spingendo addirittura la Pro loco di Sant’Egidio alla Vibrata, che per il primo anno non ha partecipato con i suoi carri, a prendere le distanze ufficialmente dall’evento tramite nota del suo presidente Luca Esposito: «Tengo a specificare, anche a nome dei nostri carristi, che non sono stati forniti carri di Sant’Egidio a questa manifestazione e a sottolineare che l'assenza ha mostrato che il carnevale albense non può farne a meno».
Luca Tomassoni
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