Alba Adriatica, studenti lasciati a piedi per l’autobus sempre in ritardo

I ragazzi della Val Vibrata che studiano a San Benedetto perdono la coincidenza ad Alba: attese di un’ora e mezza
ALBA ADRIATICA. Studenti lasciati alla stazione di Alba Adriatica anche un’ora prima di tornare a casa, solo perché non si decide di modificare l’orario della coincidenza delle linee Arpa. Sono diversi gli studenti vibratiani che studiano a San Benedetto del Tronto (all’istituto alberghiero e all’Ipsia) e che sono costretti a fare sosta prolungata in una zona non certo tranquilla, qual è la stazione ferroviaria di Alba Adriatica.
Sono studenti nonché figli minorenni che, alle volte, devono chiamare casa per farsi venire a riprendere in orari in cui spesso i loro genitori devono chiedere permesso al datore di lavoro. Un esempio chiarisce la condizioni in cui gli studenti pendolari sono costretti a sottostare. La corsa che parte da Giulianova Paese per San Benedetto delle ore 13,20 dovrebbe arrivare, secondo l'orario previsto al pubblico, alle 14,20 alla stazione ferroviaria sanbenedettese; ma per l'intenso traffico, la corsa arriva con 10 -15 minuti di ritardo. Gli studenti vibratiani che studiano nelle Marche escono alle 14. Sono tanti e c’è traffico e così, la corsa di ritorno da San Benedetto per Giulianova partendo in ritardo, transita alla stazione di Alba Adriatica tra le 15 e le 15,15. Ma dalla stazione di Alba il pullman parte alle ore 15,05. Tutto questo si traduce in una attesa che comporta una perdita di tempo per i ragazzi, per i genitori che spesso devono andare a prenderli, e anche potenzialmente pericolosa.
«Non essendoci la coincidenza, pur ripetutamente richiesta all'azienda Arpa, i nostri figli restano anche un’ora in mezza alla stazione», protestano alcuni genitori, «I nostri figli sono minorenni e si ritrovano ad attendere un nuovo pullman in una zona tutt’altro che sicura. Tutto questo per cosa? Per non attendere una coincidenza di soli 10 minuti? Noi genitori siamo veramente amareggiati dal fatto che un'azienda di servizio pubblico come l’ex Arpa a cui tra l'altro paghiamo un abbonamento, non ci garantisca un semplice e normale servizio collettivo». I genitori spiegano che del problema ne hanno parlato anche gli autisti tanto al distretto di Teramo quanto al distretto di Giulianova ma, a quanto pare, senza aver ottenuto il risultato atteso.
Alex De Palo
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