TERAMO
Altri problemi in carcere, detenuto rompe tutto
L'uomo con problemi di droga pretendeva che gli fosse somministrato un farmaco che crea dipendenza. I sindacati protestano facendo appello al prefetto
TERAMO. Ancora problemi nel carcere di Teramo. Nella mattinata, un detenuto tossicodipendente di origini magrebine pretendeva che gli fosse somministrato del Rivotril, un farmaco che in molti carceri è bandito a causa della forte dipendenza che crea. Non potendo averlo, il detenuto ha iniziato a rompere qualunque cosa gli capitasse a tiro procurando danni per migliaia di euro e gravi disordini all'interno della sezione.
A riferirlo sono i rappresentanti sindacali di Sappe, Sinappe, Uspp, Cisl e Cigil che tornano a chiedere la possibilità di utilizzare le pistole taser all'interno del carcere.
"Solo con enorme difficoltà", dicono i sindacati, "la situazione è stata gestita dalla Polizia penitenziaria, soprattutto per la mancanza di adeguate strumentazioni di supporto. Non ci si può astenere dall’evidenziare che, anche in tale occasione, se la Polizia ppnitenziaria fosse stata dotata della pistola taser, il detenuto sarebbe stato immediatamente immobilizzato e non avrebbe causato ingenti danni alla struttura, di conseguenza ricadenti sull’intera collettività nazionale".
"Ancora una volta queste organizzazioni sindacali tornano a denunciare l'ennesimo caso di assoluta mal gestione della 'macchina' penitenziaria, che registra sistematiche e inaccettabili ricadute sulla sicurezza e dignità degli agenti di polizia penitenziaria. Ci si interroga come mai, in un contesto di popolazione detenuta a larghissima presenza di casi di tossicodipendenza cronica e di patologie psichiatriche gravi, non si interpelli anche l'area sicurezza prima di operare la scelta di reintrodurre determinate tipologie di psicofarmaci dal particolare e risaputo 'appeal' tossicomane, equivalenti nei fatti a vere e proprie sostanze stupefacenti, ormai da tempo bandite dall'istituto di Castrogno".
I sindacati fanno appello al prefetto perché "venga a toccare con mano le condizioni operative degli agenti" e chiedono un incontro urgente con i vertici della Asl teramana e con il presidente della Regione.