Banca Tercas, un siluro a Cremona

7 Gennaio 2011

Quarto exploit dopo il cambio di panchina, determinanti i tiri da lontano

TERAMO. Un diamante in cassaforte. La Banca Tercas Teramo supera (89-83) il Vanoli Braga Cremona nel 13º turno della serie A e lascia l'ultimo posto al Brindisi. Peccato che Sassari, espugnando Varese, riesca ad evitare l'aggancio da parte dei biancorossi.

Ma quello che conta è la vittoria teramana, quarta dell'era Ramagli in sette partite. Per la corsa-salvezza c'è anche Teramo e, se la società troverà sul mercato un buon centro e una concreta alternativa al play Zoroski, le possibilità aumenteranno di molto. Domenica, a Caserta, contro la Pepsi, ci sarà un'altra battaglia. I campani sono favoriti. Però, questo Teramo sa essere velenoso.

Tornando alla sfida del Palaskà, bisogna dire che verrà ricordata soprattutto per la grandinata di triple: 21 in tutto. La Banca Tercas ne infila 13, di cui 8 nel secondo quarto, facendo impallidire l'incredula Vanoli Braga. Lo show inizia con Diener, che segna due volte dalla distanza nelle prime battute e, poi, con un canestro da sotto firma il +6 della riscossa e cancella il -2 (16-18) di chiusura della frazione iniziale. Il "Drago" dà una spinta così forte ai biancorossi da fargli raggiungere +21 (48-27 firmato Zoroski). Da tre, con un crescendo entusiasmante fino all'intervallo, ci prendono anche Boscagin, di nuovo Diener (2 volte) e Zoroski (tre volte). All'intervallo c'è un magnifico 73 per cento da mettere in bacheca. Ci sono anche una compattezza di squadra mai vista quest'anno e, con la crescita di De La Fuente, maggiori soluzioni a disposizione del coach Ramagli. A proposito dello spagnolo, va evidenziata la sua presenza in quintetto - ed è la prima volta - a fianco di Zoroski, Diener, Davis e Fletcher. Quest'ultimo è il rovescio della medaglia della squadra perché tira malissimo anche da buona posizione. E' giusto, dato che il basket non è solo statistica, dare atto al centro americano di non risparmiare energie. Cremona si regge sulle performance di Perkovic, autore di 20 punti, e Rowland (21, grazie a un gran finale).

A un certo punto, la Banca Tercas scopre di dover recitare il ruolo, inedito in questa stagione, di squadra chiamata a gestire un importante vantaggio. Compito difficile di per sè, quasi arduo se si ha a che fare con un arbitro come Sardella, smanioso di essere protagonista al punto da fischiare un tecnico a Davis e rimettere i lombardi in partita (77-75, a tre minuti dalla fine, dopo i due liberi di Foster). Ci sono momenti di tensione in campo e sugli spalti. Per fortuna, del cilindro magico escono l'esperienza e la bravura di Diener, De La Fuente e Zoroski. I tre cospargono di diserbante la voglia di rimonta dei lombardi e li rimandano a casa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA