Cologna: ruba acqua di mare, multa di 3mila euro
L’uomo stava riempiendo dei serbatoi con una pompa idrovora quando è stato sorpreso dai militari
ROSETO. Un tubo collegato a una pompa idrovora e a un furgone, con all’interno due grandi serbatoi, pronti ad accogliere l’acqua di mare. Un’operazione illecita e insolita, che è costata a un imprenditore rosetano una multa di tremila euro. Ieri mattina, intorno alle12.30 a Cologna Spiaggia, in corrispondenza di un noto camping in via del Mare e vicino a una zona di alaggio barche, l’uomo stava tentando il “furto” dell’acqua di mare, approfittando anche di un tratto di spiaggia poco frequentato. Il meccanismo era semplice: nel furgone erano presenti due serbatoi collegate a una idrovora, a sua volta congiunta a un lungo tubo, che serviva per prelevare l’acqua in mare.
Ad un certo punto, grazie alla segnalazione di un passante, sono arrivati gli uomini dell’ufficio locale marittimo di Roseto, con il comandante Giovanni Minonne, cogliendo sul fatto l’uomo, che non ha fornito una spiegazione sul prelievo illecito di acqua e non ha potuto fare altro se non prendere la pesante multa.
Alla maggior parte delle persone prendere acqua di mare e portarla via potrebbe sembrare un’azione forse inutile, ma comunque: del resto di acqua di mare ce n’è così tanta che non sembra proprio un problema prenderne a piacimento. E invece no, la legge lo vieta espressamente. L’articolo 1162 del codice della navigazione, che parla di estrazione abusiva di arena o altri materiali, dispone che «chiunque estrae arena, alghe, ghiaia o altri materiali nell'ambito del demanio marittimo o del mare territoriale, ovvero delle zone portuali della navigazione interna, senza la concessione del capo di compartimento, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da un minimo di tremila euro a un massimo di 18 mila euro». Alla fine all’uomo è toccata la sanzione minima e nonostante il salasso gli è andata anche bene. Ma cosa doveva farne di tuta quell’acqua di mare. Lui non lo ha spiegato, ma secondo il parere della capitaneria di porto sarebbe stata utilizzata in un’azienda dove si lavorano prodotti ittici. Non è escluso, quindi, che l’uomo possa aver prelevato già in precedenza acqua di mare, magari in altri punti, ma è la prima volta che l’ufficio marittimo di Roseto si imbatte in questo tipo di violazione.
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