TERAMO
Commercialista indagato: sequestri per 2 milioni in conti correnti, palazzi e cassette di sicurezza
Secondo le indagini della guardia di finanza gli immobili di Roseto erano stati intestati ad una società di diritto inglese in modo da nasconderli all'inchiesta
TERAMO. Altri sequestri nei confronti del commercialista Massimo Dell'Orletta e del figlio Daniele accusati di interesse privato negli atti di un fallimento e di un episodio di peculato per aver sottratto ingenti capitali nell’ambito delle procedure fallimentari che erano stati loro affidati. Dopo l’esecuzione delle misure cautelari, la guardia di finanza sottoposto a vincolo cautelativo 9 conti correnti, una cassetta di sicurezza e 8 immobili di prestigio a Roseto degli Abruzzi riconducibili al commercialista, al figlio e alle società ad essi riconducibili, per un valore complessivo di oltre 2 milioni (2.060.898,81) di euro, costituenti il profitto dei reati contestati.
Il sequestro è stato eseguito su provvedimento del giudice del tribunale da parte degli uomini del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Teramo e nel corso dell'operazione denominata "Due Denari" nella quale erano stati già aggrediti altri patrimoni riconducibili direttamente o indirettamente al commercialista teramano.
Secondo quanto emerso dalle indagini di recente, gli immobili di Roseto erano stati fittiziamente intestati ad una società di diritto inglese che sarebbe stata appositamente costituita dagli indagati per “schermare” i beni da eventuali misure cautelari.