ABRUZZO
Coronavirus, negozi e sale scommesse aperte malgrado lo stop: fioccano le denunce
I controlli sull'osservanza del decreto emergenza: commercianti e automobilisti segnalati nel Teramano, a Pescara nei guai due titolari di concessioni a Vasto sette cittadini in assembramento
PESCARA. Aumentano in Abruzzo le denunce nei confronti di coloro che non rispettano il decreto emergenza. Alle prime 15 segnalazioni scattate martedì 10 marzo nel Chietino, si aggiungono 11 nel Teramano, 2 nel Pescarese e 7 a Vasto
In particolare, nel Teramano 2 uomini sono stati trovati fuori dai comuni di residenza senza giustificazione e 5 commercianti non avevano rispettato la chiusura dei rispettivi locali.
La polizia stradale ha denunciato 4 cittadini stranieri, rimasti coinvolti in un incidente stradale sul lungomare di Alba Adriatica, e sprovvisti di una valida motivazione per poter transitare al di fuori del proprio domicilio.
A Pescara una pattuglia della guardia di finanza, i "baschi verdi", hanno trovato aperta al pubblico a Collecorvino una sala scommesse sportive nonostante rientrasse tra le categorie di attività sospese. Arrivati sul posto, i militari hanno riscontrato la presenza di sette avventori intenti ad effettuare le giocate. Nella serata precedente un’altra pattuglia di baschi verdi aveva accertato una violazione simile a Pescara presso un Internet Point. In entrambi i casi i titolari sono stati denunciati per violazione del reato previsto e punito dall’art. 650 c.p., ossia per Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità. Inoltre saranno segnalati all'autorità amministrativa con probabile sanzione e successiva sospensione delle attività.
A Vasto i carabinieri hanno fatto sette segnalazioni nei confronti di altrettanti cittadini che, nel tardo pomeriggio del 10 marzo, avevano costituito un assembramento in zona Sant’Onofrio.
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