De Rosa, durissime accuse al presidente «Fa morire il Centro ceramico di Castelli»

22 Maggio 2014

CASTELLI. «Il Presidente della Provincia di Teramo, Valter Catarra, ha determinato la morte del Centro ceramico di Castelli». Questa la sintesi del durissimo e lungo sfogo del sindaco di Castelli,...

CASTELLI. «Il Presidente della Provincia di Teramo, Valter Catarra, ha determinato la morte del Centro ceramico di Castelli». Questa la sintesi del durissimo e lungo sfogo del sindaco di Castelli, Enzo De Rosa, raccontando quanto successo in occasione dell'ultima assemblea del consorzio del Ccc. «Il suo delegato - spiega De Rosa in una nota della quale è impossibile riportare buona parte perché da querela - ha abbandonato l’aula dove si teneva l’assemblea che presentava ai soci la possibilità di riprendere, dopo anni di inattività, una china di risalita. Si trattava di inserire nel contesto programmatico del Consorzio un progetto di valenza internazionale, “I borghi dell’accoglienza”, partecipato da sei nazioni e il cui capofila è il Comune di Castelli. Insieme con il presidente della Regione, Gianni Chiodi, abbiamo portato avanti questa idea con determinazione ottenendo riconoscimenti internazionali. Tale progetto - ha aggiunto De Rosa - doveva essere presentato alla Comunità Europea entro il 15 giugno ed era necessario costituire un consorzio pubblico che era proprio il Ccc, partecipato da tutti gli enti. Siccome molti di questi enti avevano espresso l’intenzione a scioglierlo per mancata attività, con questa nuova opportunità si poteva rientrare da quella infelice decisione. Il Comune di Castelli e la Regione - conclude il sindaco - hanno accolto con entusiasmo l’idea e hanno lavorato in questo senso presentando all’assemblea un piano in cui si andava a modificare lo statuto esistente . A Catarra si era chiesto di garantire il numero legale con la sola presenza, pur astenendosi da tutte le votazioni, ma ha fatto fare al suo delegato tutt’altro con l’abbandono dell’aula, infischiandosene della morte del progetto». (e.f.)