MONTORIO

Devastata dal fuoco un’impresa agricola: «Siamo in ginocchio» 

I titolari: distrutte 420 rotoballe di fieno e 80 piante d’ulivo. La Coldiretti avvia una raccolta di solidarietà per sostenerli 

MONTORIO. Azienda agricola di Montorio in ginocchio: nel maxi incendio sono andate distrutte 420 rotoballe di fieno e 80 piante di ulivo in produzione. In segno di solidarietà la Coldiretti Teramo ha lanciato una raccolta fieno tra gli agricoltori e gli allevatori della provincia. «Siamo rovinati, tutte le scorte dell’anno andate in fumo»: con poche parole pronunciate con la voce rotta e gli sguardi sul mucchio di cenere, quello che è rimasto delle rotoballe e degli ulivi, Mary Romani, giovane titolare dell’omonima azienda agricola di Valle Cupa e suo marito Francesco Malizia (la coppia nella foto in basso) raccontano come domenica scorsa si sono ritrovati coinvolti nel grande incendio che ha colpito la collina tra viale Duca degli Abruzzi e la frazione Valle Cupa.

Un fronte di fiamme che si è avvicinato alle abitazioni, ha reso necessario l’intervento di varie squadre di soccorso, elicotteri e un canadair e con l’evacuazione per tutta la giornata dei residenti. Un rogo partito sabato scorso, poi domato, e ripartito la mattina successiva a causa del forte vento che ha fatto propagare le fiamme in pochi minuti e allargare il fronte con danni alla vegetazione e alle coltivazioni, soprattutto uliveti privati. L'azienda Romani ha perso le 80 piante di ulivo in produzione e le 420 rotoballe, l’intera scorta di cibo per un anno per le 50 mucche e le 40 pecore.
Un’attività esistente da decenni, da poco passata dai genitori ai figli. «È stata una giornata infernale», dice Romani, «avevamo immagazzinato tutte le rotoballe, siamo senza mangiare per gli animali e abbiamo perso piante che producono olio, un danno economico rilevante. Tutto è accaduto in un quarto d’ora, il fuoco era inarrestabile e ci siamo adoperati da soli a caricare acqua dalle cisterne per cercare di domare le fiamme che sono arrivate vicino l’abitazione. Se non fossimo stati in casa avremmo perso tutto, come abbiamo temuto, ma siamo riusciti a salvare le bestie e le attrezzature».

La Coldiretti Teramo ha promosso una raccolta di fieno per aiutare Mary e Francesco. «Alcuni amici agricoltori e allevatori, perché tra noi c’è generosità e solidarietà, ci hanno già dato delle rotoballe», conclude Romani, «li ringraziamo come tutti coloro che ci aiuteranno. Non vogliamo soldi, ma fieno perché da soli non riusciamo a recuperare tutto ciò che abbiamo perso». Le adesioni sono già state tante e da tutto il Teramano, come ha spiegato la presidente Coldiretti provinciale Emanuela Ripani: «La nostra, sulla scorta di quanto avvenne con il sisma e la nevicata eccezionale quando abbiamo ricevuto aiuto da tutta Italia, è una raccolta mirata per l’azienda Romani e la risposta sta arrivando da tante attività della provincia. Il dispiacere è grande perché abbiamo perso in quella zona un numero consistente di ulivi e varie coltivazioni, un danno economico e paesaggistico non da poco. Ma possiamo aiutare dei giovani lavoratori nella propria attività offrendo fieno e chiamando ai numeri 0861/241745 o 333/1817254».
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