GIULIANOVA
Due quintali di pesce non tracciabile: sequestri e sanzioni
Ispezioni della guardia costiera in sette centri del litorale teramano: controllati 50 stabilimenti che preparano e cucinano prodotti ittici per i villeggianti
TERAMO. Cinquanta stabilimenti balneari ispezionati, due quintali di pesce sequestrati e avviati alla distruzione, di cui 70 kg di vongole non tracciabili; sette concessionari multati per un ammontare complessivo di 10mila euro. E’ il bilancio di una vasta operazione di controllo che ha tenuto impegnati 16 militari della guardia costiera, otto pattuglie, in sette centri del litorale teramano. Le sanzioni sono scattate perché, in diversi locali dove si preparano e cucinano alimenti, sono stati trovati prodotti ittici privi di qualsiasi documento che ne attestasse provenienza e qualità. In alcuni casi, il prodotto è stato trovato in dubbio stato di conservazione. Le ispezioni alla vigilia del Ferragosto, al culmine della stagione balneare, sono state finalizzate a garantire una cornice di legalità alle attività turistiche del litorale. All’operazione hanno partecipato i quattro uffici marittimi della capitaneria di porto di Giulianova: Martinsicuro, Tortoreto, Roseto degli Abruzzi e Silvi. Per le ispezioni, è intervenuto anche personale della Asl di Teramo, servizio veterinario d’igiene degli alimenti di origine animale. “La maglia serrata di controlli” commenta Claudio Bernetti, comandante della capitaneria di porto di Giulianova, che sovrintende l’intera costa teramana, “nasce dall’esigenza di tutelare il consumatore e gli operatori onesti del settore, oltreché la risorsa ittica che, come nel caso delle vongole, è soggetta a un piano di prelievo contingentato. Eludere le norme somministrando prodotto non tracciato è un danno che l’imprenditore in primo luogo fa a se stesso, poi all’intero comparto, poiché inficia la qualità dell’offerta dell’intera zona. Per fortuna il fenomeno si è rivelato circoscritto a un numero limitato di operatori rispetto a quelli controllati, ma non per questo l’attenzione sul tema calerà. Le verifiche continueranno con sistematicità.”
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