Finiti i soldi anche per rifare l’asfalto

Centinaia di strade da terzo mondo, ma la Provincia alza bandiera bianca: l’ente non ha un euro neppure per i segnali

TERAMO. Strade martoriate. Dall’alluvione del 2011, da un tipo di territorio e di terreno non certo ideale, dall’usura. E la Provincia non ha un euro, o quasi. Nemmeno per acquistare l’asfalto per rifare alcuni tratti più sconnessi. Nemmeno per acquistare i cartelli stradali per ridurre i limiti di velocità, visto lo stato del fondo stradale.

L’assessore provinciale alla viabilità, Elicio Romandini, per carattere e per professione - è ingegnere - ha cercato sempre di riparare le falle della lunghissima rete stradale di competenza della Provincia, 1.700 chilometri. Ma ora non sa più che fare. «Non sappiamo più che rispondere», esordisce, «i problemi subiti con l’alluvione del marzo 2011 hanno contribuito in maniera forte al dissesto della rete. Ma i fondi per riparare i danni, in totale 33 milioni anche se finora ne sono arrivati 5, sono bloccati per un aspetto burocratico dipendente dal dipartimento di Protezione civile: Catarra è decaduto il 31 marzo le competenze sono state trasferite alla Provincia. Ora dobbiamo presentare una relazione sul lavoro svolto». Ma non è solo questo: «dal 2009 nè dalla Regione nè dal governo abbiamo ricevuto fondi da investire sulla viabilità. Il risultato è quello che vediamo percorrendo le nostre strade», incalza Romandini, «i tagli alle Province, nell'ultimo anno 7,5 milioni, hanno fatto il resto. E’ stato impossibile destinare nessuna somma importante al settore».

Impossibile assicurare anche il minimo. «Nell'ultimo mese abbiamo raschiato il fondo: avevamo annunciato che non ci sarebbe stato nemmeno il taglio dell'erba, tanto che avevo preparato una lettera a tutti i Comuni sull’impossibilità a intervenire su un fattore importante per la sicurezza stradale, oltre alle buche e alla segnaletica orizzontale. Ma abbiamo all’ultimo momento trovato 100mila euro, ce ne metteremo altri 100». Romandini spera di farcela, visto che il taglio dell’erba costa 300 euro al chilometro. Comunque ha deciso di incaricare tutte le ditte provviste di trince iscritte nell'elenco di quelle di fiducia «per cercare di aiutare un po' tutte ma anche per evitare che i nostri problemi di cassa e i ritardi nei pagamenti pesino sulle aziende stesse».

La pioggia degli ultimi due mesi non ha contribuito a risolvere i problemi: «L’asfalto freddo messo sulle buche non reggeva e quando abbiamo potuto iniziare con l’asfalto caldo, i fornitori non ce lo hanno dato perchè non paghiamo. Noi abbiamo 6 milioni 900mila euro di debiti per i lavori che stiamo eseguendo. Dovrebbe arrivare una prima tranche di 2 milioni 180mila a breve: inizieremo a pagare a giugno le imprese che aspettano da mesi».

Le prospettive non sono rosee. Nel bilancio 2013 ci sono circa 950mila euro per la manutenzione delle strade, di cui 450 già spesi. Più qualcosa per le somme urgenze.«Di situazioni gravi ce ne sono tante», osserva amaramente Romandini, «dalle strade da ricostruire dopo l’alluvione come la Sp 49 di Valle Castellana, in cui c’è un senso unico con interdizione del transito ai veicoli pesanti. Poi ci sono le “spellature” dell’asfalto, ad esempio sulla Sp 28 di Pineto, la Sp 1b di Ancarano, la Sp 19 di Notaresco, la Sp 30 al confine fra Silvi e Città Sant'Angelo. E molte strade in montagna. Riusciremo a fare solo piccoli tratti di tappetino e la chiusura di buche». Romandini proprio ieri ha sollecitato lo stanziamento, deciso con delibera della giunta regionale il 2 ottobre 2012, di 12 milioni di vecchi Fas alle 4 Province per la manutenzione delle strade: ci sono problemi a Roma, al tavolo dei sottoscrittori. «Dovremmo avere tre milioni, ma in realtà abbiamo diritto a una somma maggiore: Pescara ha 800 chilometri di strade, noi 1.700. Questi fondi sarebbero una grande risorsa», osserva.

La situazione finanziaria è tale che la Provincia non ha nemmeno i soldi per acquistare i cartelli: «in molte strade bisognerebbe incrementarli per ridurre la velocità, ma non abbiamo i soldi, tanto che abbiamo ridotto il servizio di pulizia degli uffici a due volte a settimana, per risparmiare. Perciò invito chi percorre le strade provinciali a procedere con massima prudenza. Soprattutto i motocicli devono stare attenti, ai ragazzi raccomando di indossare sempre il casco».

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