I Ris: i capelli strappati sono di Melania

Svelato il mistero: sul corpo ritrovato a Ripe di Civitella anche quelli del medico legale
TERAMO. E' una certezza che porta il sigillo del Ris e che svela il mistero dei cinque capelli trovati sul corpo di Melania Rea. Per i carabinieri del raggruppamento investigazioni scientifiche alcuni sono della vittima e sono stati strappati dall'assassino, altri sono del medico legale intervenuto sul posto dopo il ritrovamento del cadavere. Per la procura l'accertamento del Ris spazza via il sospetto, più volte sollevato dalla difesa di Salvatore Parolisi, che sul luogo del delitto sia comparsa un'altra persona e puntella ulteriormente l'impianto accusatorio contro il marito di Melania in carcere con l'accusa di omicidio aggravato e per il quale è in arrivo una richiesta di giudizio immediato. Richiesta che i magistrati teramani firmeranno entro venerdì visto che sabato scadono i termini per questo rito.
LEGGI Il giudice: stop agli incontri tra Parolisi e la figlia / L'ordinanza in pdf
DNA E CAPELLI. Su quei capelli è stato fatto l'esame del Dna, un esame reso particolarmente difficile dal fatto che quelle formazioni sono state trovate senza bulbo. E' stato accertato che quelli con il bulbo sono della dottoressa intervenuta sul posto subito dopo la scoperta del corpo per la prima ispezione cadaverica. Quelli senza senza bulbo, invece, sono della vittima e sono stati strappati nel corso della colluttazione. E' probabile che sia stato l'assassino a strapparli visto che la donna è stata sorpresa alle spalle. Nei giorni scorsi gli stessi Ris hanno svelato anche il mistero delle tracce di Dna trovate sugli slip e sotto un'unghia della vittima. Per i carabinieri le tracce di Dna maschile e femminile trovate sull'indumento intimo appartengono alla vicina di casa di Folignano e al figlio di quest'ultima. La sera prima del delitto, infatti, Melania e Salvatore erano stati a cena proprio dai vicini e la donna aveva tenuto in braccio il bambino. E' stato accertato, inoltre, che la traccia di Dna femminile trovata sotto l'unghia dell'anulare di Melania è dell'estetista di Somma Vesuviana dalla quale la donna si era recata poco prima dell'omicidio.
IL PC DI LUDOVICA. Nei prossimi giorni è atteso il rientro di una prima perizia sul computer di Ludovica, l'amante soldatessa di Parolisi. A metà dicembre, infatti, i magistrati teramani hanno sequestrato il pc dell'ex allieva del caporal maggiore nella stanza della caserma romana in cui la soldatessa è stata trasferita e hanno fatto prelevare anche alcune lettere scritte alla donna da quando il militare è rinchiuso nel carcere teramano. I primi accertamenti avrebbero evidenziato la presenza di file ritenuti interessanti dagli stessi inquirenti: si tratterebbe, in particolare, di messaggi che non sarebbero stati mai consegnati. L'esistenza di questi messaggi è stata scoperta dagli investigatori dopo il sequestro del computer che Parolisi usava nella caserma Clementi di Ascoli. Proprio per questo, successivamente, gli investigatori hanno ritenuto necessario acquisire anche il computer di Ludovica. E' evidente che le prime indiscrezioni arrivate hanno consegnato agli inquirenti le conferme necessarie per chiarire eventuali dubbi.
IL GIUDIZIO IMMEDIATO. Per il procuratore Gabriele Ferretti e per i sostituti Davide Rosati e Greta Aloisi ad uccidere Melania è stato il marito Salvatore Parolisi: gli indizi raccolti fino a questo momento sono tali che i magistrati sono pronti a chiedere il giudizio immediato, saltando così la fase dell'udienza preliminare. Le indagini sul delitto di Civitella, dunque, sono chiuse. Per l'accusa Dna e telefoni cellulari dicono che quel 18 aprile Melania era nel bosco di Ripe, e non sul pianoro di Colle San Marco, e che con lei c'era solo il marito.
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DNA E CAPELLI. Su quei capelli è stato fatto l'esame del Dna, un esame reso particolarmente difficile dal fatto che quelle formazioni sono state trovate senza bulbo. E' stato accertato che quelli con il bulbo sono della dottoressa intervenuta sul posto subito dopo la scoperta del corpo per la prima ispezione cadaverica. Quelli senza senza bulbo, invece, sono della vittima e sono stati strappati nel corso della colluttazione. E' probabile che sia stato l'assassino a strapparli visto che la donna è stata sorpresa alle spalle. Nei giorni scorsi gli stessi Ris hanno svelato anche il mistero delle tracce di Dna trovate sugli slip e sotto un'unghia della vittima. Per i carabinieri le tracce di Dna maschile e femminile trovate sull'indumento intimo appartengono alla vicina di casa di Folignano e al figlio di quest'ultima. La sera prima del delitto, infatti, Melania e Salvatore erano stati a cena proprio dai vicini e la donna aveva tenuto in braccio il bambino. E' stato accertato, inoltre, che la traccia di Dna femminile trovata sotto l'unghia dell'anulare di Melania è dell'estetista di Somma Vesuviana dalla quale la donna si era recata poco prima dell'omicidio.
IL PC DI LUDOVICA. Nei prossimi giorni è atteso il rientro di una prima perizia sul computer di Ludovica, l'amante soldatessa di Parolisi. A metà dicembre, infatti, i magistrati teramani hanno sequestrato il pc dell'ex allieva del caporal maggiore nella stanza della caserma romana in cui la soldatessa è stata trasferita e hanno fatto prelevare anche alcune lettere scritte alla donna da quando il militare è rinchiuso nel carcere teramano. I primi accertamenti avrebbero evidenziato la presenza di file ritenuti interessanti dagli stessi inquirenti: si tratterebbe, in particolare, di messaggi che non sarebbero stati mai consegnati. L'esistenza di questi messaggi è stata scoperta dagli investigatori dopo il sequestro del computer che Parolisi usava nella caserma Clementi di Ascoli. Proprio per questo, successivamente, gli investigatori hanno ritenuto necessario acquisire anche il computer di Ludovica. E' evidente che le prime indiscrezioni arrivate hanno consegnato agli inquirenti le conferme necessarie per chiarire eventuali dubbi.
IL GIUDIZIO IMMEDIATO. Per il procuratore Gabriele Ferretti e per i sostituti Davide Rosati e Greta Aloisi ad uccidere Melania è stato il marito Salvatore Parolisi: gli indizi raccolti fino a questo momento sono tali che i magistrati sono pronti a chiedere il giudizio immediato, saltando così la fase dell'udienza preliminare. Le indagini sul delitto di Civitella, dunque, sono chiuse. Per l'accusa Dna e telefoni cellulari dicono che quel 18 aprile Melania era nel bosco di Ripe, e non sul pianoro di Colle San Marco, e che con lei c'era solo il marito.
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