PINETO . Ancora polemiche a Pineto sul caso ucraini. Dopo i ritardi negli aiuti da parte dell’Arci ai circa 400 rifugiati, scendono in campo gli operatori che cooperano nel progetto di accoglienza che, a loro dire, sono stati denunciati da alcuni profughi per la loro attività. «Dopo aver letto la denuncia che avete firmato sul nostro lavoro e tutti i vostri post sui social, abbiamo preso una difficile decisione di non continuare il nostro lavoro per voi», affermano, «lo facciamo dopo aver assistito a recenti eventi oltraggiosi, discriminatori e irrispettosi nei confronti del nostro lavoro e di noi stessi, siamo stati costretti a fare un passo indietro. Siamo cittadini di un Paese che vi ha aperto non solo le porte delle nostre case nel momento del bisogno, ma anche i nostri cuori per sostenervi. La nostra piccola squadra ha fatto gli straordinari, anche nei fine settimana o fino a tarda ora, a volte senza pausa pranzo e con continui ritardi nel pagamento degli stipendi, che non abbiamo ancora ricevuto negli ultimi mesi. Vorremmo anche ringraziare gli ospiti del progetto per essere stati sempre grati del nostro lavoro. Rimarrete sempre un caldo ricordo nei nostri cuori». (d.f.)