il critico d’arte è cittadino onorario della città farnese
«Quando l’emergenza Coronavirus sarà finita, andate a Campli, andate a Campli, andate a Campli!». Parole di Vittorio Sgarbi, cittadino onorario di Campli (nella foto la cerimonia), che dopo essere...
«Quando l’emergenza Coronavirus sarà finita, andate a Campli, andate a Campli, andate a Campli!». Parole di Vittorio Sgarbi, cittadino onorario di Campli (nella foto la cerimonia), che dopo essere stato contattato dal sindaco Federico Agostinelli, ieri ha inviato un video in cui rivolge i suoi auguri a tutti i cittadini del comune farnese. «Campli, come tutta l’Italia bella», ha detto Sgarbi, «vive un momento di particolare difficoltà. La sua identità è legata ai monumenti, come la cChiesa di Santa Maria in Platea e ad uno dei monumenti cristiani più importanti: la Scala santa. Il sindaco mi ha richiamato al piacere di essere cittadino onorario e mi ha chiesto di ricordare all’Italia che in quel luogo occorre andare». Sgarbi ha poi ricordato le sue visite a Campli e la sua esperienza visitando la Scala santa: «Se io mi sono messo in relazione con la dimensione dello spirito è stato proprio a Campli, dove c’è l’unica Scala santa che ho salito in ginocchio, tra le pareti affrescate che raccontano la passione di Cristo, per tentare di essere più vicino a Dio». Sgarbi ha poi auspicato che, dopo l'emergenza, “tante persone vadano a vedere Campli, un borgo attorno al quale sembra stringersi tutto il mondo della cultura italiana, in un nocciolo che trova nei suoi monumenti una identità memorabile». E poi la proposta di gemellaggio con Sutri, borgo della Tuscia, in Provincia di Viterbo, di cui è primo cittadino: «Sono il Sindaco di Sutri e sono cittadino onorario di Campli: entrambi Paesi meravigliosi del Lazio e dell’Abruzzo. Entrambi i Comuni sono entrati, come è giusto, nel Club dei Borghi più belli d’Italia. Ho pensato che quando tutto sarà finito, per unire questi due luoghi, sarà bene fare un gemellaggio con l’obiettivo di promuovere un turismo che vada dal Lazio all’Abruzzo».