Il parco del Patrizi è abbandonato e diventa una savana

Roseto, la società che gestisce il vicino campo sportivo si offre di occuparsene gratis, ma non ottiene risposta

ROSETO. «Il parco annesso al campo di calcio Patrizi è lasciato nel più completo abbandono». A lanciare il grido d’allarme sono i residenti, i quali lamentano il disinteresse da parte dell’amministrazione comunale, nonostante il giardino pubblico sia stato inaugurato appena tre anni fa. «Il problema maggiore è l’erba alta», fa notare uno degli abitanti del quartiere, «in mezzo alla quale si può annidare di tutto, rappresentando in questo modo un’insidia per i bambini che vengono a giocare qui». Per tamponare le carenze del Comune, un gruppo di anziani della zona aveva iniziato a occuparsi dell’area verde in questione, in primo luogo sollecitando una maggiore attenzione da parte dei fruitori abituali del parco.

Il primo invito è infatti nei confronti dei proprietari di cani, i quali sono soliti lasciare liberi i propri amici a quattro zampe di scorrazzare nei giardinetti, dimenticandosi poi di raccogliere gli escrementi. Gli stessi residenti si sono autotassati per acquistare dei piccoli cartelli, poi piantati nei punti più visibili del parco pubblico, attraverso i quali si invita a lasciare le aiuole pulite. «Non riteniamo sia giusto», interviene un altro anziano del quartiere, «che i bimbi non possano giocare liberi in mezzo all’erba perché rischiano di sporcarsi con le feci dei cani che i rispettivi padroni non provvedono a raccogliere».

Ad ogni modo il primo passo sarebbe quello della manutenzione del verde, partendo dal taglio dell’erba. Anche per questo motivo, la società che gestisce il campo di calcio, praticamente attaccato al parco pubblico, ha avanzato al Comune la proposta di provvedere gratuitamente alla cura delle aiuole, visto, tra l’altro, che ogni giorno gli addetti della società sportiva si occupano della manutenzione del manto erboso del Patrizi. Ma da Palazzo di città non è giunta alcuna risposta. Il risultato è che il parco risulta incolto per gran parte dell’anno, anche perché l’amministrazione comunale non dispone di personale e mezzi, anche economici, sufficienti per garantire una cura costante e capillare della vasta dotazione di verde pubblico di cui dispone la città. E dire che la realizzazione del parco avrebbe dovuto rappresentare la riqualificazione dell’intero rione, realizzando ai margini dell’impianto un’area verde con panchine e giochi per bambini, oltre a numerosi parcheggi. Infatti, la prima parte del lavoro – realizzato beneficiando di un finanziamento regionale di 450mila euro in origine destinati all’inserimento di un manto erboso sintetico – ha riguardato la messa a punto dell’area destinata allo sport, con l’arretramento del terreno di gioco per fare spazio al parco pubblico.

Federico Centola

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