Il sindaco di Martinsicuro: "Demolite le bilance da pesca alla foce del fiume Tronto"
Per i pescatori sono la tradizione, per la legge sono abusive: il Comune dà 15 giorni di tempo ai proprietari
MARTINSICURO. Addio alle caratteristiche bilance, attrezzi fissi da pesca -vagamente simili ai trabocchi - ancora esistenti a Martinsicuro. Il Comune ha dato inizio al procedimento per la rimozione delle bilance installate in area demaniale sulla scogliera in prossimità della foce del Tronto. Sono circa 25 le strutture che devono essere demolite. I proprietari di tale attrezzature hanno 15 giorni per farlo da soli, trascorso tale termine ci sarà la demolizione forzata del Comune.
«Il motivo dell’avvio del procedimento è di assicurare decoro, fruibilità e sicurezza dell’area», fa sapere il sindaco Paolo Camaioni. Negli ultimi anni tale postazioni di pesca sono aumentate a dismisura senza nessuna autorizzazione da parte del Comune e della Capitaneria di Porto, il che ha portato all’avvio del procedimento. Lo scorso 23 maggio è stato dato all’avvio al procedimento. «Stante l’impossibilità di sanare l’installazione di tali bilance», si legge nell’avviso apposto in tutte le postazioni «su suolo demaniale, i proprietari ed i portatori di interesse a titolo personale e economico nello sfruttamento di tali bilance sono obbligati a sospendere immediatamente l’uso di tali installazioni e rimuovere totalmente le bilance entro 15 giorni».
Sembra che nessuna delle installazioni abbia un referente e neanche autorizzazioni. «Una volta rimosse le attrezzature verrà iniziato il procedimento per installare le nuove postazioni che abbiano il decoro e la sicurezza che la legge impone», fa sapere il sindaco. Il nuovo procedimento, il numero delle postazioni ancora non è stato stabilito, dovrebbe portare alla realizzazioni di forme di pesca come il "caliscendi" o i "trabocchi" rispondenti ai requisiti di sicurezza e di decoro e, soprattutto, dare un nome al responsabile di ogni postazione. «Con questa decisione si cancella un pezzo di storia marinara della cittadina», è il commento di alcuni pescatori. «Vogliamo regolamentare la situazione e porre un freno al Far west che vige e far rispettare le norme vigenti», è la risposta degli amministratori.Il procedimento dà 10 giorni di tempo per produrre memorie scritte ai proprietari. Sembra che in municipio non arriveranno memorie visto che sia in Comune che alla Capitaneria di porto non ci sono autorizzazioni per le postazioni realizzate.
Sandro Di Stanislao
©RIPRODUZIONE RISERVATA