AGGIORNAMENTO CORONAVIRUS
In Abruzzo 696 casi, un decesso e altri nove ricoveri
Pescara (258) e Chieti (198) le province più colpite, muore una 91enne del Chietino, altri 6 ingressi in area medica e 3 in terapia intensiva. Analizzati 34.861 tamponi: 5.025 molecolari e 29.836 test antigenici
I dati del bollettino regionale comunicati dall'assessorato alla Sanità. Sono 696, di età compresa tra 1 e 94 anni, i nuovi casi positivi al Covid registrati oggi in Abruzzo, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza a 97.712. Il totale risulta inferiore in seguito a riallineamenti. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 1 nuovo caso (si tratta di una 91enne della provincia di Chieti) e sale a 2.631. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 85.188 dimessi/guariti (+215 rispetto a ieri).
Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 9893* (+482 rispetto a ieri). *(nel totale sono ricompresi anche 2807 casi riguardanti pazienti persi al follow up dall’inizio dell’emergenza, sui quali sono in corso verifiche).
Sono 160 (+6 rispetto a ieri) i pazienti ricoverati in ospedale in area medica, 24 (+3 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 9.709 (+470 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 5.025 tamponi molecolari (1.706.692 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 29.836 test antigenici (1.694.896). Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno (34.861), è pari a 1.99 per cento.
Del totale dei casi positivi, 24.086 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+84 rispetto a ieri), 24.819 in provincia di Chieti (+198), 23.297 in provincia di Pescara (+258), 24.524 in provincia di Teramo (+130), 798 fuori regione (+12) e 188 (+13) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
Alla luce dei dati odierni, in Abruzzo il tasso di occupazione dei posti letto sale al 13% (+1%) per le terapie intensive e resta al 12% per l'area non critica, a fronte di soglie da zona gialla rispettivamente del 10 e del 15%. L'incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti continua a salire rapidamente e arriva a 314 (soglia limite 50), registrando il valore più alto dell'ultimo anno e, in particolare, dalla seconda metà di novembre 2020.
Il virus in Abruzzo corre più spedito che mai. Una settimana fa l'incidenza era a meno di 200. La variazione percentuale dei nuovi casi nell'ultima settimana, rispetto ai sette giorni precedenti, è pari al +61%. Il dato sulle terapie intensive, che grazie ai vaccini è tutto sommato contenuto rispetto al passato se rapportato al numero dei casi attivi, è comunque raddoppiato nel giro di due settimane.
A livello territoriale, i numeri più alti sono ora quelli del Pescarese, che peggiora in modo rapidissimo: l'incidenza settimanale sale a 379. Nel solo capoluogo adriatico, che oggi ha registrato 106 nuovi casi, l'incidenza schizza a 404: vale a dire che quattro persone su mille hanno sono risultate positive negli ultimi sette giorni. Segue il Teramano che, con un'incidenza pari a 348, mette a segno il dato più alto di sempre. Poi c'è l'Aquilano, che pure presenta un dato record (240). Chiude il Chietino, sempre in rapido peggioramento, con 262.
"Quasi il 90% dei ricoveri nelle terapie intensive abruzzesi riguarda persone non vaccinate". Lo dice all'ANSA il referente regionale per le emergenze, Alberto Albani, a capo della task force sul Covid-19, fornendo una stima addirittura superiore rispetto al dato medio nazionale elaborato da Fiaso (71%). "Ci sono persone che, prima di essere intubate, si pentono
di non essersi vaccinate, ma ci sono anche coloro che rifiutano di essere intubate", sottolinea l'esperto, ricordando che in
molti casi si tratta di pazienti giovani. Per quanto riguarda l'area non critica, il 50% dei pazienti riguarda soggetti vaccinati e l'altro 50% persone non vaccinate. Anche questo dato conferma l'efficacia dei vaccini, considerando che in Abruzzo le persone che hanno completato il ciclo vaccinale sono oltre un milione, mentre quelle senza neppure una dose sono circa centomila. "In questa fase di crescita rapidissima dei contagi - afferma Albani - la prima arma restano i vaccini, ma subito dopo ci sono le mascherine, il distanziamento sociale e il rispetto delle regole comportamentali, che ora tornano ad essere più importanti che mai".