MARTINSICURO
In piazza gli operai della storica fonderia Veco: "Vogliamo i nostri diritti" / VIDEO
I dipendenti dello stabilimento fallito un anno fa chiedono l'intervento del prefetto
MARTINSICURO. I dipendenti della storica fonderia Veco di Martinsicuro, dichiarata fallita un anno fa, scendono in piazza e chiedono l'interventi del prefetto.
Questa mattina (venerdì 5 giugno) gli operai, rimasti da due mesi senza ammortizzatori sociali a causa dei ritardi dell'Inps nell'erogazione della cassa integrazione Covid, si sono radunati a largo San Matteo per protestare con bandiere e striscioni. Al momento non ci sono segnali concreti di ripartenza del sito metalmeccanico e la stessa ricollocazione dei lavoratori nel mondo produttivo appare difficilissima. Alla scadenza della cassa Covid, fissata a settembre, i dipendenti finiranno infatti in Naspi visto che proprio nei giorni scorsi è stato firmato l'accordo per i licenziamenti collettivi.
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Presenti in piazza i vertici provinciali di Fiom Cgil (Natascia Innamorati) e Fim Cisl (Marco Boccanera). "Oggi siamo qui per denunciare ancora una volta i ritardi enormi da parte dell'Inps nell'erogazione della cassa Covid - sottolinea il segretario della Fiom Cgil Natascia Innamorati - i lavoratori della Veco hanno percepito per l'ultima volta l'ammortizzatore nel mese di marzo, con tutte le difficoltà che sono costretti a vivere. Hanno già perso il posto di lavoro e adesso non sanno come andare avanti per colpa della lentezza delle procedure amministrative". I ritardi nell'erogazione della cassa Covid sarebbero dovuti a due motivi: da un lato la modifica delle procedure da parte dell'Inps e dall'altra la mancanza della copertura economica per l'ammortizzatore sociale. "Abbiamo saputo che l'Inps non ha i soldi per pagare la cassa - ha dichiarato il segretario della Fim Cisl Marco Boccanera - un fatto che reputiamo gravissimo, anche perché quando scadrà il blocco dei licenziamenti gli ammortizzatori sociali diventeranno ancora più necessari". Una questione che sindacati e lavoratori, ricevuti in delegazione, hanno rappresentato anche alla Prefettura in un incontro al quale ha preso parte, per conto del prefetto, il capo di gabinetto.