Isola del Gran Sasso, in 10mila alla sfilata degli alpini / VIDEO E FOTOGALLERY
Conclusa la due giorni dedicata alla memoria delle penne nere abruzzesi cadute in Russia. Gruppi e associazioni provenienti da tutta Italia. La commozione di Valentino Di Franco, ricordati Rebeggiani e Nori
ISOLA DEL GRAN SASSO. Si è conclusa alla presena di circa 10mila persone (fonte associazione alpini) la due giorni dedicata alla memoria degli alpini abruzzesi caduti in Russia.
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Affascinante la sfilata verso il santuario con la partecipazione di gruppi e associazioni provenienti da tutta Italia oltre a battaglioni dell'Esercito.
Ieri in prima fila, commosso per l’alzabandiera davanti al monumento agli alpini caduti, c’era anche Valentino Di Franco, reduce da quel fronte russo in cui il battaglione L’Aquila si sacrificò per coprire la ritirata degli altri reparti. Nonostante le protesi alle gambe, perse proprio in guerra, e nonostante i suoi 96 anni, Valentino ancora una volta ha voluto ricordare i suoi compagni che morirono «sotto quelle bombe che io sento ancora». Valentino, che ha ammutolito venerdì con il suo racconto una platea di oltre cento studenti all’istituto tecnico Moretti di Roseto, è stato il protagonista del pomeriggio dedicato alla storia, al quale ha preso parte fra gli altri il colonnello del 9° reggimento alpini Pietro Piccirilli. Anche Sebastiano Favero, presidente dell’Associazione nazionale alpini (Ana), che nel suo discorso ha ricordato la nascita dell’Ana cento anni fa a Milano grazie all’intuizione di alcuni reduci della Grande guerra , ha parlato di «un testimone importante della storia, Valentino Di Franco» e sottolineato che «ieri come oggi, gli alpini sono pronti a dare se stessi, gratuitamente, come abbiamo visto in tante calamità». Nel corso di “Incontri con la storia” è stata ricordata dal nipote docente universitario, che porta lo stesso nome, la figura del tenente di Chieti Enrico Rebeggiani, medaglia d’oro al valor militare, morto a 26 anni in quel tragico dicembre del 1942. Giulio Ciarelli, capogruppo degli alpini di Isola, ha ricordato la figura di Ercole Nori, scomparso lo scorso anno, che a soli vent’anni era a combattere sul Don. Ercole, durante la ritirata, riuscì a salvarsi aggrappandosi di nascosto ai vagoni di un treno tedesco. Erano presenti il figlio Giovanni con Ileana e i nipoti Paolo e Francesca, visibilmente commossi. (c.d.l.)