Lentocrazia a Teramo: gli sequestrano la Smart, lui non sa nulla
Il provvedimento, contro precedenti proprietari, viene iscritto solo dopo 7 anni. L’uomo presenta denuncia contro ignoti
BASCIANO. Da qualche mese vive in un incubo ad occhi aperti. Fiorentino Lobolo, 46 anni, nato ad Arsita ma residente a Basciano è finito senza saperlo in un ingranaggio della perversa macchina della burocrazia. Per adesso ad avere la peggio sono lui e la Smart di seconda mano acquistata il 22 dicembre 2014.
Tutto inizia quando, qualche mese fa, va a pagare il bollo: all’Aci gli dicono che l’auto è sottoposta a sequestro e non può circolare. Incredulo, l’uomo va dai carabinieri di Val Vomano che confermano: si tratta di un provvedimento del Gip di Pescara. «Ero esterrefatto», racconta Lobolo, «surreale, poi, è che me ne sono accorto andando a pagare un bollo. Non mi avevano notificato niente, in caso di incidente sarei rimasto scoperto. Io che non ho mai preso una multa, ho sempre rispettato la legge, da cinque mesi mi ritrovo a non poter usare la macchina».
A questo punto si rivolge all’avvocato Wania Della Vigna, perchè lo aiuti a venire a capo del mistero. Grazie alle indagini di un’agenzia di pratiche auto si scopre che nel 2011, cioè molto prima dell’acquisto effettuato da Lobolo, la Procura di Pescara ha aperto un fascicolo su tre persone, nei cui confronti è stato richiesto il sequestro preventivo, fra l’altro, della Smart. Ma la trascrizione del provvedimento di sequestro preventivo non viene eseguita. L’auto, nel corso degli anni subisce molti passaggi di proprietà, fino ad arrivare nelle mani di Lobolo.
«Abbiamo scoperto che a distanza di ben oltre sette anni, il conservatore del Pra di Pescara», spiega l’avvocato Della Vigna, «esegue d’ufficio la trascrizione del sequestro preventivo dell’auto, contro un’altra persona». Non è stata eseguita nessuna verifica, se la situazione fosse cambiata nel corso dei sette anni, sia riguardo al provvedimento chiesto nel 2011 sia sulla proprietà della Smart.
Ma l’odissea non finisce qui. Al tribunale di Pescara dicono che la pratica è stata trasferita a quello di Vasto e lì dicono che nel frattempo è stato fatto il dissequestro. Ma nei fatti l’auto rimane sequestrata.
Una situazione di impasse e per ora a farne le spese è solo Lobolo che è da cinque mesi a piedi. A questo punto, per tentare di uscirne, Della Vigna per conto di Lobolo ha presentato denuncia-querela contro ignoti alla Procura di Pescara, chiedendo di fare luce sull’«atto del tutto illegittimo posto in essere in violazione di legge», visto che «il provvedimento di sequestro preventivo del Gip di Pescara –revocato dal provvedimento del Gip di Vasto – era divenuto intrascrivibile ed inoperante; ma il conservatore del Pra, senza tener conto delle vicende che pure risultavano dai registri del Pra con precedenti formalità di trascrizione e cancellazione, ha proceduto ugualmente, ed in modo del tutto illegittimo, a trascrivere il sequestro rendendo la indisponibilità del veicolo al legittimo proprietario».
«E' stato come svegliarmi in un incubo. La macchina risultava “pulita” quando l'ho comprata. Di fronte a queste situazioni ti senti inerme e frustrato. Non sai cosa fare: chi ti manda a destra, chi a sinistra e tu stai in mezzo. Spero di uscirne presto», conclude Lobolo.
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