TERAMO

Maxi frode da 20 milioni di euro: nel mirino 13 imprenditori tra Abruzzo e Marche

18 Febbraio 2025

La frode nel settore del pellame. Fatture di operazioni inesistenti per abbattere i ricavi e detrarre indebitamente l’imposta sul valore aggiunto. Sotto indagine 13 imprenditori teramani e marchigiani

TERAMO. Ammonta a circa 20 milioni di euro la cifra delle imposte evase in una maxi frode messa a segno nel settore del pellame da parte di 13 imprenditori teramani e marchigiani. A smantellare il collaudato sistema fraudolento, il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Teramo, a seguito di un'articolata indagine. 

Le investigazioni, scaturite da un controllo fiscale nei confronti di una società connotata da rilevanti indici di pericolosità fiscale, hanno consentito di individuare una serie di 'cartiere', prive di operatività, che, mediante l'emissione di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti, hanno permesso a società compiacenti di abbattere i ricavi conseguiti e di detrarre indebitamente l'imposta sul valore aggiunto, sottraendo a tassazione basi imponibili per circa venti milioni di euro e imposte dovute all'erario per circa dodici milioni di euro. Le attività si sono concluse con l'esecuzione di mirate verifiche fiscali nei confronti delle persone giuridiche coinvolte, con il recupero delle corpose imposte evase e con la proposta all'agenzia delle entrate di cessazione delle partite Iva delle società inesistenti e create esclusivamente per alimentare la citata frode fiscale