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In procura arriva l'ultima perizia: il telefonino della vittima intercettato solo a Ripe. Per gli investigatori Parolisi mente quando dice che Melania è stata con lui a Colle San Marco
TERAMO. E' una delle poche certezze in mano all'accusa. Nel pomeriggio del 18 aprile, giorno del delitto, il cellulare di Melania Rea ha sempre agganciato la cella di Ripe, il bosco in cui la donna è stata assassinata con 35 coltellate. L'ennesima conferma, dopo la perizia disposta dalla procura, arriva da un nuovo accertamento dei Ros proprio su richiesta degli inquirenti. E questo per gli investigatori significa che Salvatore Parolisi - il marito della donna in carcere con l'accusa di omicidio - mente quando dice che tra le 14.30 e le 15 del 18 aprile Melania era con lui sul pianoro di Colle San Marco.
I militari del Ros, così come sottolineato dai due periti del pm, ribadiscono anche che in quella zona esiste un fenomeno di sovraccarico che non consente di avere una certezza matematica sulle celle agganciate. Tra Ripe di Civitella e Colle San Marco, infatti, succede che quando c'è un fenomeno di sovraccarico i telefonini possono agganciare contemporaneamente sia l'una che l'altra cella.
Intanto Salvatore Parolisi lunedì riabbraccerà la figlioletta dopo cinque mesi. A portare la piccola in carcere non saranno i familiari del caporal maggiore indagato per l'omicidio della moglie Melania Rea, ma i genitori della vittima. Il tribunale dei minori di Napoli ha affidato la bimba ai nonni materni e saranno proprio loro due a varcare la soglia della casa circondariale in cui è rinchiuso l'uomo accusato di aver ucciso la loro figlia con 32 coltellate. L'incontro sarà seguito dai servizi sociali, ma su questo la famiglia Rea esprime perplessità attraverso i suoi legali Mauro Gionni e Marco Capone.
«La famiglia si trova sprovvista ed impreparata non avendo avuto nessun tipo di assistenza da parte dei servizi sociali per questa occasione», dice Gionni, «noi diciamo che questo percorso doveva avvenire prima dell'incontro». I giudici del tribunale dei minori di Napoli hanno disposto che Parolisi possa vedere la figlia ogni tre settimane. (d.p.)
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