TERAMO

Microcellulare nella cella di due detenuti. Appello del SINAPPE

Il telefonino è stato scoperto dalla Polizia penitenziaria durante un controllo

TERAMO. In apparenza nella cella occupata da due detenuti di origini rumene tutto era in ordine ma, durante il controllo giornaliero, gli agenti della polizia penitenziaria, ieri mattina, sono riusciti a trovare un microcellulare e un carica batterie rudimentale.

Anche se erano nascosti all’interno di una scatola elettrica da incasso, ormai in disuso da tempo, l'esperienza e l'intuito dei poliziotti del carcere di Teramo ha portato al sequestro del materiale tecnologico.

Il sindacato SINAPPE ricorda che «la piaga dei microcellulari infesta le carceri da anni, date le nuove tecnologie, questi diventano sempre più piccoli e facili da nascondere. L’impossibilità poi di effettuare perquisizioni personali su chiunque entri in istituto, in particolare su chi viene a colloquio coi detenuti, rende il tutto ancor più complicato».

Il sindacato auspica che il nuovo capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Giovanni Russo, nominato due giorni fa, ponga l’area sicurezza al centro del sistema penitenziario.