TERAMO
Mirco in viaggio con un Ciao da Colledara fino in Bulgaria
Giovane progettista meccanico da metà giugno è sulle strade con lo storico ciclomotore: «La meta? Il festival dei nomadi digitali che si svolge a Bansko»
COLLEDARA. Un Ipad4 in cambio di un Piaggio Ciao del 1978. Uno scambio che dopo qualche anno è diventato un'avventura, un po' folle e un po' romantica: Villa Petto-Bulgaria su due ruote, 3mila chilometri in motorino toccando sei Paesi per partecipare al Festival dei nomadi digitali di Bansko.
Il viaggio di Mirco Di Filippo, giovane progettista meccanico di Colledara, è iniziato il 17 giugno e procede spedito in sella al suo Ciao appositamente modificato per l'occasione. Il motorino è arrivato nella mani di Di Filippo alcuni anni fa, barattato con un Ipad con l'idea di «farci un giorno una qualche avventura e quando poco tempo fa degli amici mi hanno chiesto se avessi partecipato al festival di Bansko, dove sono stato già lo scorso anno ma arrivandoci comodamente in aereo, mi si è accesa la lampadina», racconta.
Presa la decisione, è iniziata la sistemazione dei documenti e del motorino per adattarlo a un viaggio così lungo. Di Filippo ha acquistato un secondo Ciao ed ha cominciato a smontare i due mezzi per costruirne uno quasi ex novo, rinforzato e adeguato anche al trasporto di oggetti strettamente necessari: materiale da campeggio, abiti, computer e «ricambi per quasi tutte le rotture possibili, attrezzi per poter completamente smontare il Ciao e inserirlo in una valigia in caso di necessità», spiega l'avventuriero che ha già attraversato Slovenia, Croazia e Bosnia.
Le altre tappe in agenda sono Montenegro, Albania, Macedonia e infine la Bulgaria per il festival. Il ritorno sarà diverso: un tratto in motorino poi il traghetto dalla Grecia verso Bari, e di nuovo sul due ruote fino a casa nel piccolo borgo di Villa Petto.
L'avventura di Mirco Di Filippo è la sintesi della sua passione per la meccanica e per i viaggi, spesso estremi, e si sta rivelando anche una straordinaria esperienza umana: «Dormo soprattutto nei campeggi, in tenda, e ovunque sto incontrando grande accoglienza: tutti mi salutano, mi trattano benissimo, mi invitano a cena, mi offrono ospitalità. In tanti sono curiosi di sapere qualcosa del mio viaggio e del mio mezzo» conclude il viaggiatore in Ciao che in attesa di raggiungere la meta bulgara si gode la strada, i panorami e il calore delle persone che incrociano il suo cammino.
©RIPRODUZIONE RISERVATA