Montorio, cinghiali vicino alle abitazioni
Gli animali avvistati in centro, il sindaco annuncia nuovi controlli dopo l’ordinanza di abbattimento
MONTORIO. Ancora cinghiali a Montorio e stavolta a essere colpito, dopo il villaggio delle casette degli sfollati del sisma, è il centro. Sono stati avvistati alcuni esemplari in tarda serata nelle vie Leopardi, Del Ponte e fine corso Valentini che si accaniscono sui mastelli della spazzatura, in particolare l’organico, rompendo i secchi e spargendo per terra il contenuto delle buste.
Raid che avvengono proprio sotto le case e generano paura nei residenti. Un'emergenza che ha portato il sindaco Fabio Altitonante a emanare lo scorso dicembre un’ordinanza con un piano di contenimento, previo parere dell’Ispra e l’aderenza al piano di controllo della Regione, con la previsione della cattura o dell’abbattimento. «Vista la massiccia presenza e la pericolosità per la salute e la sicurezza, abbiamo adottato l’ordinanza in accordo con l’Atc Vomano, ambito territoriale caccia, il massimo strumento amministrativo a disposizione dell’ente», spiega, «l'ordinanza va a supporto dell’attività dei selecacciatori autorizzati a esercitare la caccia di selezione fino al 30 settembre, ossia prima dell’apertura della stagione venatoria. In questi giorni” con l’aumento degli avvistamenti anche vicino al centro urbano saranno riattivati i controlli e gli interventi mirati di selezione». Una situazione che riguarda l’intero territorio provinciale e regionale come evidenzia il presidente della Provincia e sindaco di Valle Castellana Camillo D’Angelo: «I numeri crescenti e le scelte adottate dalla Regione Abruzzo ci restituiscono un quadro allarmante a livello faunistico con una situazione completamente sfuggita di mano. La presenza massiccia di cinghiali ha generato uno scenario frutto di una gestione non oculata del problema che con gli anni ha portato alla crescita esponenziale degli esemplari tanto da trovarci in una emergenza che rende necessaria l’applicazione di interventi di ridimensionamento del totale dei capi in circolazione». Sull’ordinanza della giunta regionale dell’8 agosto per l’abbattimento di 469 cervi in due aree dell'Aquilano rincara la dose. «La misura disposta dal presidente Marsilio appare come un vano tentativo di frenare le criticità, passando, però, attraverso il sacrificio di esemplari che non sono i principali responsabili dei danni alle colture e agli attacchi agli umani», conclude, «è necessario che vengano attivati interventi correttivi per ripristinare il giusto equilibrio faunistico e assicurare che le singole specie possano essere tutelate».
Adele Di Feliciantonio