Multe di Canzano, accolti i primi sei ricorsi

I giudici di pace danno ragione agli automobilisti contravvenzionati con l’autovelox

TERAMO. I multati dell’autovelox di Canzano incassano un’altra importante vittoria. Dopo la decisione del prefetto di annullare le contravvenzioni, ieri i giudici di pace Maria Gabriella Merlini (giudice coordinatore) e Ottavio Firmani hanno accolto i primi sei degli oltre mille ricorsi pendenti in tribunale che dovranno essere esaminati nei prossimi giorni. Le motivazioni delle sentenze non sono state ancora rese note, ma Michele Petrosino, il promotore della battaglia contro le migliaia di contravvenzioni sulla statale 150, è già molto soddisfatto del risultato ottenuto.

«Sono contento», commenta, «i giudici hanno riconosciuto valide le condiderazioni da noi presentate accogliendole in pieno». Petrosino ha presentato migliaia di ricorsi per conto di altrettanti automobilisti con la collaborazione dell’avvocato Daniele Di Furia di Notaresco. Nei ricorsi si punta soprattutto alla contestazione dell’infrazione.

Secondo i ricorrenti su strade secondarie che attraversano i centri abitati, com’è la statale 150 nel territorio di Canzano, non è possibile l’accertamento remoto della velocità dei veicoli. Per questo, secondo i contenuti del ricorso, gli agenti accertatori devono sempre procedere al fermo del veicolo e alla contestazione immediata della violazione accertata.

E’ evidente che le prime sentenze dei giudici di pace aprano la pista a tutti gli altri ricorsi. Nei prossimi giorni sono in programma venti udienze e non tutte per ricorsi promossi vdal comitato dei multati guidati da Petrosinoi. Altri automobilisti, infatti, si sono mossi autonomamente. Petrosino ha portato a conoscenza dei giudici tutto il carteggio intercorso nei mesi di febbraio e marzo tra la prefettura e il Comune di Canzano.

Tra queste comunicazioni spicca quella firmata dal prefetto Francesco Camerino lo scorso 16 marzo. Di fronte alla resistenza del Comune a fornire l’elenco dei verbali, il prefetto scrive: «Avendo questa prefettura iniziato ad archiviare i verbali, si è rilevato che i costi diretti, sinora quantificati per ogni procedimento di cui trattasi, ammontano a euro 94,20. Trattandosi di aggravi di spesa che si potevano evitare mentre possono ancora prevenirsi quelli ulteriori per le altre istanze, si torna a chiedere - fermi gli atti dovuti per i profili di danno erariale già verificatisi - di voler trasmettere quanto chiesto».

Intanto potrebbe essere presto emesso dalla prefettura il decreto che annulla tutte le multe. Secondo indiscrezioni, negli uffici di corso San Giorgio il provvedimento (solo annunciato dal prefetto nelle comunicazioni alla stampa) è in elaborazione. Qualora arrivasse, avrebbe un effetto immediato sul versante giudiziario della vicenda. Permetterebbe al tribunale, infatti, di sospendere tutte le cause pendenti davanti al giudice di pace.

Nel frattempo, il Comune di Canzano deve ancora spedire 1.443 verbali. Si tratta degli ultimi scatti effettuati dall’apparecchio, quelli fino ai primi di febbraio. Poi la prefettura di Teramo invitò il Comune di Canzano a sospendere l’attività, e il Comune eseguì. Salvo poi resistere all’invito del prefetto di fornire tutti i verbali per permettere la loro archiviazione.