Non ha il biglietto, getta le chiavi del bus

Denunciato per interruzione di pubblico servizio un giovane pescarese: insulta l’autista che gli chiede il tagliando

TERAMO. Aggredisce l’autista dell’autobus a parolacce. E poi, non contento, sfila le chiavi dal quadro dell’autobus e le butta per strada.

E’ finita con una denuncia per interruzione di pubblico servizio la bravata di S.G., 30 anni di Pescara, avvenuta l’altroieri.

Tutto è iniziato quando l’uomo è salito sulla linea 9 che è una linea extraurbana che collega Teramo a Viola, Castrogno, Cannelli e Sciusciano. Come di prassi, l’autista ha chiesto al giovane, appena salito, di esibire il biglietto. S.G. gli ha detto che non aveva alcuna intenzione di mostrarglielo. L’autista gli ha detto che se non aveva con sè il titolo di viaggio l’avrebbe potuto fare a bordo, lui era pronto a farglielo. Ma S.G. non ne aveva alcuna intenzione. Anche se la cifra è di quelle che certamente non impegnano il portafoglio: un euro e 20 centesimi.

E a quel punto ha iniziato a inveire pesantemente contro l’autista. La situazione in pochi secondi si è fatta piuttosto tesa, viste le parolacce urlate dal trentenne pescarese. I tentativi di calmarlo sono caduti nel vuoto. A un certo punto l’autista ha fermato il mezzo, vista la violenta aggressione verbale, invitando il passeggero a scendere. E a quel punto con una mossa repentina S.G. ha sfilato le chiavi dal quadro e le ha buttate fuori.

Il conducente della Baltour servizio urbano (l’ex Staur) si è visto a quel punto obbligato a richiedere l'intervento della Volante: alla vista degli agenti di polizia il passeggero ha dovuto riconsegnare le chiavi ed il bus ha potuto riprendere la regolare corsa.

L'uomo è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio: ora rischia una condanna fino a un anno di reclusione e una multa non inferiore a 516 euro.

La notizia, pubblicata sulla pagina Facebook del Centro, ha suscitato la riprovazione di molti internauti che hanno preso le difese dell’autista e dei passeggeri costretti a subire le invettive pesanti del giovane che non voleva pagare il biglietto dell’autobus. (a.f.)

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