Nonna Rosa compie cento anni e aspetta di diventare trisavola

CERMIGNANO. Festa grande ieri per nonna Rosa Di Giacinto e i suoi cento anni. La nonna il secolo di vita l’ha pure superato: il suo compleanno è stato l'11 novembre ma per consentire alle decine di nipoti e pronipoti sparsi in Italia, soprattutto Piemonte e Liguria, di festeggiarla, la cerimonia è stata spostata a ieri. Nonna Rosa è nata per la precisione a La Taverna di Cermignano. A raccontare la vita di Rosa è una dei suoi 11 figli, Amelia, con cui vive.

«A quei tempi non potè frequentare la scuola perché era troppo distante e il suo compito era di pascolare i tacchini: a lei piaceva tanto. Diventata signorina, mentre passeggiava per Montegualtieri con un’amica, fu notata da un ragazzo dagli occhi azzurri che la volle conoscere, la corteggiò e la chiese in sposa. Tinuccio Di Lorenzo il giorno delle nozze si presento in sella a un cavallo, non per sembrare un principe azzurro ma perché si era fratturato una gamba». Per garantire sostentamento agli 11 figli Tinuccio emigrò in Belgio per lavorare in miniera, nel frattempo Rosa cresceva i figli e mandava avanti la fattoria da sola. Imparò anche a guidare il trattore. «Loro hanno vissuto le due guerre», aggiungono la figlia e il nipote Enrico, «e ci raccontavano che in tempo di guerra i tedeschi passavano casa per casa e gli uomini della zona, compreso Tinuccio e i figli maschi più grandi, si nascondevano nelle grotte, mentre le donne e i figli più piccoli rimanevano in casa: erano tempi di paura. Hanno avuto una vita non facile, piena di sacrifici ricompensati dalla gioia per la nascita di figli e nipoti». Tinuccio è venuto a mancare nel 1989, ma Rosa è circondata dall’affetto degli 11 figli e 11 tra generi e nuore, 27 nipoti, 26 pronipoti e tra pochi mesi diventerà trisavola. E’ ancora in perfetta forma, guarda la tv, preferisce i film di azione con Chuc Norris. Va matta per l’hamburger con le patatine. Per il compleanno ha ricevuto gli auguri del sindaco Santino Di Valerio, che le ha consegnato la targa fra gli applausi di parenti e amici . (a.f.)

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